
I corpicini scheletrici, i cadaveri tra le macerie e negli ospedali, i volti scavati dalla fame, potrebbero essere solo lo scioccante preludio di un «imminente disastro umanitario senza precedenti» a Gaza: centomila bambini di età non superiore ai due anni, tra cui 40.000 neonati, rischiano infatti di morire entro pochi giorni per la «totale mancanza di latte per bambini e di integratori nutrizionali», alla continua chiusura dei valichi e all’impedimento dell’ingresso dei più semplici rifornimenti di base, ha denunciato l’Ufficio governativo per i media della Striscia, controllato da Hamas.
Mentre la conta dei morti non fa altro che confermare uno scenario catastrofico: nelle ultime 24 ore, almeno cinque persone sono morte di fame a Gaza, tre sono neonati, uno dei quali di appena una settimana.
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