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"I Papi della memoria"
e il genio di LaChapelle

A Roma i capolavori recuperati dalle forze dell'ordine o provenienti dai maggiori musei nazionali per raccontare i papi della memoria, a Lucca le immagini provocatorie e stravaganti di un'artista della fotografia, David LaChapelle, sono le mostre di maggior rilievo che si aprono nel week end. In cui, sempre nella capitale, prende il via una collettiva di grande interesse, dedicata dal Macro alle generazioni emergenti. Ultimi quattro giorni, infine, per vedere 'Il Genio di Dali' che domenica chiude al Vittoriano.

ROMA - Dal primo Anno Santo indetto da Bonifacio VIII nel 1300 all'ultimo, celebrato da Giovanni Paolo II nel 2002, sette secoli di storia dei pontefici rivivono a Castel Sant'Angelo nella grande mostra dal titolo 'I Papi della Memoria'. Da oggi all'8 dicembre si possono ammirare dipinti, sculture, oggetti sacri, meraviglie di oreficeria, sia prestiti dei maggiori musei nazionali, sia opere recuperate dalle forze dell'ordine (Carabinieri Tutela Patrimonio, Guardia di Finanza, Polizia di Stato) nella loro lotta al mercato clandestino. Negli spazi del monumento romano, strettamente legato alle vicende del papato, contenitore e contenuto per una volta si valorizzano a vicenda in questa carrellata di circa 130 capolavori che illustra il ruolo svolto dai pontefici per Roma e per l'intera cristianità nel campo della fede e dell'arte, della politica e della cultura. Tra i capolavori esposti, si possono ammirare un Volto di Cristo attribuito a Beato Angelico, il ritratto di Sisto IV di Tiziano, il Ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo, quello di Clemente IX Rospigliosi del Baciccio, un calice reliquario di Benvenuto Cellini, il Busto reliquiario di San Rossore, recuperato dalla Guardia di Finanza negli anni '70.

LUCCA - Originale e stravagante, tra gli artisti della fotografia piu' quotati a livello internazionale, David LaChapelle arriva a Lucca per una grande mostra allestita da domani al Lucca Center of Contemporary Art. Riuniti 53 scatti, che racconteranno il percorso antologico della produzione del geniale fotografo attraverso 10 serie quali: Star System, Deluge (Awakened), Earth Laughs in Flowers, After the Pop, Destruction and Disaster, Excess, Plastic People, Dream evokes Surrealism, Art References e Negative Currency. L'esposizione spiega in chiave di racconto il percorso dell'opera di LaChapelle, che, ancor prima dello scatto, si trasforma in un regista che comunica ai corpi e alle anime da immortalare il pensiero del suo lavoro. Non scevro però da ironia, che restituisce l'imprevedibilità di una composizione, spinta all'eccesso, esaltata nel vizio della vanità (intesa come vanitas), ovvero ammonimento all'effimera condizione dell'esistenza, quindi non fine a se stessa ma che perpetua l'operato umano nello scorrere dei secoli.

ROMA - Si intitola 'Re-generation' la grande collettiva allestita fino al 9 settembre negli spazi di Macro Testaccio.
Riunite in mostra le opere di oltre cinquanta artisti di diverse generazioni per restituire una fotografia sullo stato dell'arte contemporanea nella capitale e svelare anche al vasto pubblico alcune delle ricerche e delle sperimentazioni più rilevanti.
Nel complesso, un'immagine di vitalità in un percorso articolato tra video, installazioni, fotografie e performance, realizzati dagli artisti più significativi nati e attivi a Roma o che hanno scelto la città eterna quale tappa della loro formazione. Oltre a opere inedite o molto recenti (realizzate, tra gli altri, da Bonfili, De Luca, goldiechiari, Perilli, Marco Raparelli), 'Re-generation' include inoltre una selezione di opere giovanili dei maestri storici, che hanno lavorato e vissuto a Roma, come Fabio Mauri, Luigi Ontani, Alighiero Boetti, Eliseo Mattiacci e Pino Pascali.

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