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Caldo soffocante
soprattutto al Sud

"Caronte" non smentisce le promesse ed oggi è alla massima potenza: sta spingendo aria molto calda verso l'Italia e in particolare verso le regioni centromeridionali e l'Emilia Romagna. Antonio Sanò, del portale "www.iLMeteo.it" avverte che oggi tra le ore 13 e le 16, si toccheranno alcuni record storici di caldo: 40 gradi a Bologna Ferrara ed in Puglia, 38.5 a Roma e Firenze, 36 a Napoli, 39 a Pescara e nel Campidano in Sardegna.

In particolare sul Veneto l'umidità è alle stelle, e la sensazione è di un caldo soffocante. Per domani previsti alcuni violenti temporali sul Piemonte e sulle Alpi, fin verso la Liguria, e in tutto il Nord cesserà la sensazione di afa. Ma "Caronte" al centrosud non mollerà la presa, ed anzi sembra proprio volerci traghettare almeno fino al 10-12 di Luglio. Secondo Francesco Nucera, di "3bmeteo.com": "Attualmente abbiamo una situazione bloccata: sul Regno Unito una depressione richiama aria molto calda che gonfia l'anticiclone africano proprio sull'Italia. Domenica sera dall'Atlantico arriverà però una perturbazione, in gergo tecnico è un "kicker" (in inglese scalciare) che allontanerà il vortice inglese rompendo così l'ingranaggio che apporta il gran caldo africano".

Il giorno più bollente dell'anno arriva dopo un mese di giugno che ha chiuso classificandosi in Italia al secondo posto tra i più caldi di sempre, dietro solo a quello del 2003 segnato da una siccità storica. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che nelle campagne, già provate dalla riduzione di precipitazioni primaverili, è a pieno regime il servizio di irrigazione per salvare le coltivazioni in campo.

 Le temperature a giugno 2012 sono risultate più calde di 3 gradi rispetto alla norma mensile del periodo 1961/90 ma il livello dei laghi al nord - sottolinea la Coldiretti - è ancora nella media anche se nel centro Italia e nelle regioni settentrionali ci sono situazioni preoccupanti. Soprattutto nel nord est - precisa la Coldiretti - è allarme per le scarse precipitazioni registrate nei mesi scorsi che hanno impedito l'accumulo di riserve idriche a monte. Le coltivazioni - continua la Coldiretti - in questa fase stagionale si trovano in un momento critico di sviluppo ed hanno bisogno dell'acqua per completare il ciclo produttivo. Infatti la perdita di acqua delle piante e del terreno, cosiddetta evapotraspirazione, con le temperature bollenti di questi giorni ha raggiunto livelli che - conclude la Coldiretti - si registrano normalmente a fine luglio/agosto.

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