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Annuncio di Shevchenko:
mi do alla politica

Andriy Shevchenko appende le scarpette al chiodo e annuncia la sua discesa in un campo ben diverso da quelli di calcio: l’arena politica ucraina. È una decisione inaspettata, che potrebbe stravolgere gli equilibri politici creatisi nell’ex repubblica sovietica in vista delle ormai vicine elezioni legislative del prossimo ottobre.
Prima ancora che dal partito con il quale intende schierarsi, l'ingresso in politica di Shevchenko è stato reso noto su internet dalla Dinamo Kiev, la squadra con la quale ha disputato le ultime tre stagioni. "Probabilmente per voi sarà uno shock - ha detto l’ex fuoriclasse -. Il mio futuro non sarà più in alcun modo legato al calcio, ma alla politica. Spero con il vostro sostegno".

Shevchenko non è di certo il primo calciatore a lanciarsi nell’avventura politica, e la cosa che sorprende è che molti di loro, proprio come il pallone d’oro 2004, hanno indossato la maglia rossonera: Giovanni Galli, Gianni Rivera, George Weah, Kakha Kaladze. L’ex attaccante di Milan, Chelsea e Dinamo Kiev, nonch‚ capitano della selezione ucraina fino ai recenti Europei, in patria è venerato come una sorta di eroe nazionale e i suoi meriti sportivi potrebbero convincere molti elettori a votare per il suo partito, 'Avanti Ucraina!' guidato da Natalia Korolevska. La 37enne Korolevska è un’ex alleata della leader dell’opposizione Iulia Timoshenko: è stata però costretta a uscire dalla coalizione perché accusata di collaborare segretamente con il governo e con la maggioranza del presidente Viktor Ianukovich. Ma per Shevchenko, che ha detto di voler "mettere a disposizione l’esperienza acquisita in Europa" e "fare qualcosa" per il suo Paese, 'Avanti Ucraina!' è semplicemente "il partito del futuro, un partito di giovani leader".

Dopo 111 presenze con la maglia gialloblù dell’Ucraina e più di 300 gol in carriera, l’attaccante indimenticato dalla tifoseria milanista aveva annunciato il suo ritiro dalla nazionale all’indomani di Euro 2012. Ma non il suo addio definitivo al calcio. Il partito con il quale ha deciso di scendere in campo al momento si dichiara indipendente sia dall’opposizione della Timoshenko (dietro le sbarre da un anno) che dalla maggioranza di governo, ma gli improvvisi cambi di bandiera prima e (soprattutto) dopo le elezioni in Ucraina sono molto frequenti.

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