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Una bravata
Morti due ragazzini

Ustica

I due ragazzini L.B. e S.F. hanno preso la Panda di un pensionato di Ustica e hanno perso il controllo del veicolo mentre viaggiavano lungo la banchina. Sono immediatamente intervenuti i sommozzatori della società "Diving Barracuda" che sono riusciti a estrarre i corpi dei minorenni dall'auto. I due erano già morti per annegamento. I carabinieri e la Capitaneria di porto hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Secondo la ricostruzione della Guardia medica di Ustica i due ragazzini, uno di origine tunisina l'altro usticese, sono saliti sulla Panda dopo averla trovata con le chiavi inserite nel cruscotto. Dopo aver percorso un breve tratto di banchina al porto, hanno perso il controllo del mezzo e sono finiti in mare. L'auto giace capovolta a pochi metri dalla riva, in un fondale di non oltre 5 metri. Il ragazzo tunisino è figlio di un immigrato che lavora da anni come artigiano ad Ustica, l'altro è figlio dell'autista dell'ambulanza della Guardia medica dell'isola.
Non si danno pace i genitori dei due ragazzini appena quattordicenni, che avevano finito le scuole medie, morti dopo essere finiti nel mare di Ustica con un'auto per una 'bravata'. "Un dramma inimmaginabile. Non c'é una spiegazione", dicono dalla comunità che ha assistito tutta la notte i genitori dei ragazzi nella camera ardente allestita al Comune. "Per ora - ha detto il vicesindaco Giuseppe Caminita - le notizie sono frammentate. Non si sa se abbiano messo in moto l' auto o abbiano tolto il freno. Fino a 15 minuti prima erano a casa e poi, intorno alle 22, la tragedia". I ragazzi dopo essere stati estratti dall'auto, sono stati portati in camera iperbarica ma non c'é stato niente da fare. Le famiglie "sono persone umili, tranquille", racconta Caminita. I genitori del ragazzo di origini tunisine, hanno espresso la volontà di riportare la salma nel loro Paese. Il sindaco di Ustica, Aldo Messina, sta rientrando sull'isola da Palermo e dichiarerà il lutto cittadino.(ANSA).

La procura di Palermo ha aperto un'indagine sulla morte dei due ragazzini caduti in mare a Ustica con un' auto che avevano preso sul molo. Sui corpi, su cui non verra' disposta l'autopsia perche' le cause della morte sono chiare, sono stati fatti prelievi di sangue per accertare eventuali assunzioni di stupefacenti. Dalle prime indagini non sembra ci siano stati ritardi nei soccors. Ancora prematuro al momento pensare ad un accertamento di responsabilita' a carico dei genitori delle vittime per omessa vigilanza di minori.

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