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Cdm su lavoro e crescita
Governo avvia fase 2

Dopo la breve pausa estiva, stamattina primo giro di tavolo del governo sulle misure per la crescita: dalle infrastrutture al cuneo fiscale. Il ministro Fornero, che sottolinea la necessità di ridurre la tassazione sul lavoro, propone una decontribuzione per le imprese attente al capitale umano. In arrivo anche misure mirate per i giovani.

"Tutti gli interventi dovranno essere fattibili, ovvero sostenibili dal punto di vista economico". E' la clausola non scritta ma che ben conoscono tutti i ministri che oggi presenteranno le loro "proposte per la crescita". Toccherà al Tesoro, oltre che al premier Mario Monti, il compito, mai piacevole, di "vagliare" i progetti dei vari dicasteri. Ogni ministro, infatti, dovrà esporre i propri "propositi" per l'azione del governo dei prossimi mesi. E' una richiesta che ha fatto lo stesso professore ai suoi 'tecnici': dare vita ad una sorta di "brainstorming" che permetta di avere "una visione d'insieme" dell'operato di tutti e di "incastrare i vari pezzi in una programmazione strategica". Monti ha passato la giornata a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il sottosegretario Antonio Catricalà, studiando le bozze di alcuni progetti che qualche ministro ha già preparato.

Oggi il professore proverà a comporre il puzzle con le idee di tutti: il risultato, anche se non è previsto un documento finale, rappresenterà una sorta di crono-programma per il rush di fine legislatura. Qualche dicastero si è già spinto oltre, presentando pubblicamente le proprie "proposte per la crescita". Il ministero dello Sviluppo economico nei giorni scorsi al Meeting di Cl e quello dell'Ambiente, oggi sul proprio sito, hanno scoperto qualche carta. Forse anche per testare la reazione dei colleghi e dell'opinione pubblica. Ance, Confindustria e Autostrade per l'Italia sembrano aver condiviso, ad esempio, alcune proposte (su tutte la defiscalizzazione dell'Iva per le nuove infrastrutture non remunerative). 

Anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preannunciato una delle sue proposte: un intervento "per la riduzione del cuneo fiscale contributivo a favore delle aziende che più investono sul capitale umano". Non è detto, però, che tutti i progetti, alcuni dei quali hanno anche avuto una forte ribalta mediatica, riceveranno automaticamente il 'via libera' in Cdm. Anzi. Tutti saranno passati al vigile setaccio del ministro Grilli per verificarne i costi. Ma verrà vagliata anche l'effettiva possibilità di realizzarli in tempi ristretti e la "fattibilità giuridica". Vanno evitati attentamente interventi che l'Ue potrebbe giudicare come aiuti di Stato, è una delle raccomandazioni fatte circolare tra i ministri. Una via preferenziale, ovviamente, sarà destinata a progetti 'a costo zero' (se mai possono esservene). Tra i temi caldi c'é quello della Giustizia. Messa per il momento da parte una riforma complessiva del sistema, il dicastero di via Arenula punterà molto sulla informatizzazione: un intervento che potrebbe ridurre il lungo arretrato in materia civile. Ma anche sul versante penale potrebbe esserci qualche intervento per l'emergenza carceri, magari con misure alternative. Ma non è soltanto il lavoro per i prossimi mesi a preoccupare Palazzo Chigi. In ambienti governativi si è constatato come siano necessari "anche 6 mesi per l'attuazione dei decreti già varati". Un tempo troppo lungo, per cui in Cdm si discuterà anche della necessità di "accelerare l'operatività dei provvedimenti".

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