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Due giorni dedicati ai Templari

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ha fatto da suggestiva cornice a
una “due giorni” che ha riportato
a Montalbano il clima delle
crociate in Terra Santa. L’apertura
è avvenuta con un convegno
sul tema “I Templari e il
Santo Graal”, che ha visto relatori
il sacerdote don Santino
Spartà, il gran maestro dell’ordine
dei Templari, Paolo Turiaco,
nonché il tedesco Klaus
Bloss, gran maestro dell’Ordine
Teutonico, che ha scelto per la
prima volta l’Italia per conferire
cinque nuove investiture nel
suo ordine cavalleresco.
Moderatore del convegno,
patrocinato dall’amministrazione
comunale, è stato Giuseppe
Pantano che unitamente
all’assessore Roberto Arlotta ha
salutato gli ospiti, provenienti
da varie parti d’Italia. È seguito
un “Capitolo di investiture”
preceduto dalla S. Messa celebrata
da Don Santino Spartà e
da uno scenografico corteo che,
partito dalla piazza Maria SS.
della Provvidenza, ha raggiunto
il castello. L’effetto spettacolare
dell’evento è stato accresciuto
dagli sbandieratori “La
corte d’Aragona” di Catania.
La provenienza più lontana è
stata quella di un vescovo di rito
ortodosso proveniente
dall’Ucraina, che ha raggiunto
Montalbano in auto, attraversando
mezza Europa. La scelta
di Montalbano ha privilegiato
un antico legame storico tra il re
Federico d’Aragona e i cavalieri
Templari, che furono bene accolti
in Sicilia dopo la loro messa
al bando, voluta dal re di
Francia Filippo il Bello e dal papa
Clemente V dopo il Concilio
di Vienna del 1312.
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Si è svolta a Montalbano una manifestazione dedicata ai cavalieri. Momento importante dell'evento che si è articolato in due giornate il convegno sul tema "I Templari e ilSanto Graal”, al quale hanno partecipato don SantinoSpartà, il gran maestro dell’ordinedei Templari, Paolo Turiaco,nonché il tedesco KlausBloss, gran maestro dell’OrdineTeutonico, che ha scelto per laprima volta l’Italia per conferire cinque nuove investiture nel suo ordine cavalleresco.Moderatore del convegno,patrocinato dall’amministrazionecomunale, è stato GiuseppePantano. A seguire un corteo caratterizzato dalla presenza degli sbandieratori “Lacorte d’Aragona” di Catania. Tra gli ospiti anche una delegazione proveniente dall’Ucraina. La sceltadi Montalbano - è stato spiegato dai relatori - ha privilegiatoun antico legame storico tra il reFederico d’Aragona e i cavalieriTemplari, che furono bene accoltiin Sicilia dopo la loro messaal bando, voluta dal re diFrancia Filippo il Bello e dal papaClemente V dopo il Conciliodi Vienna del 1312.

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