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Eseguita l'autopsia
dei due ragazzi
caduti da scogliera

Francesca Inghilleri e Giuseppe Mignano
Eseguita stamani, nell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, l'autopsia sui corpi di Giuseppe Mignano e Francesca Inghilleri, i due ragazzi precipitati dalla scogliera di Terrasini (Palermo), lunedì scorso, e trovati morti martedì mattina in mare. Il pm che indaga sul caso, Rita Fulantelli, ha dato oggi l'incarico al professore Paolo Procaccianti, che eseguirà l'esame sui cadaveri. Dall'autopsia, che potrà chiarire soltanto se i due, che hanno fatto un volo di 40 metri, sono morti annegati o per l'impatto con gli scogli, difficilmente si capirà cosa è realmente accaduto. A distanza di tre giorni, infatti, restano aperte tutte le piste: dalla disgrazia - anche se pare quella meno 'forte' - all'omicidio-suicidio, all'alterco finito in tragedia. Gli inquirenti, infatti, non escludono che i due, che si erano appartati lungo la scogliera, abbiano discusso dopo un rifiuto della ragazza alle avances di Giuseppe. A questo punto il giovane di 23 anni, che pare fosse molto fragile emotivamente, potrebbe avere manifestato la volontà di buttarsi giù e avere trascinato Francesca, 21 anni, che avrebbe cercato di trattenerlo. O ancora la discussione sarebbe degenerata e i due sarebbero finiti giù: quella sera c'era un gran vento nella zona e la scogliera è scoscesa e non protetta da un parapetto. Al vaglio degli inquirenti ci saranno anche le analisi sui campioni di sangue prelevati dalle due vittime che chiariranno se erano sotto effetto di stupefacenti, alcol o psicofarmaci. I due ragazzi lavoravano nello stesso pub e si frequentavano da pochissimo. I genitori non erano al corrente della loro amicizia. Francesca lascia una bimba di 3 anni avuta da un altro ragazzo. (ANSA)

 

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