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Torna la Graziella
tra mito e tecnologia

La Graziella si rifà il look. La bicicletta pieghevole nata nel 1964 torna con un design rinnovato e funzioni tecnologiche, ma si porta dietro il fascino di un mito. Lo stile di vita spensierato del boom economico che travolse l'Italia trovò subito nella piccola bicicletta pieghevole il suo emblema. Negli anni in cui gli italiani scoprivano i week-ed fuori porta, la Graziella diventava l'immancabile compagna di viaggio: una volta piegata e riposta nel bagagliaio dell'utilitaria seguiva tutta la famiglia nelle scampagnate fuori città. Con la Graziella le due ruote divennero lo status symbol della gioventù benestante, e un vero e proprio oggetto di moda, tanto da conquistare molte delle personalità più in vista degli anni Sessanta: Brigitte Bardot, protagonista della campagna pubblicitaria che definiva la bicicletta 'La nuova Rolls Royce', e anche l'originalissimo Salvador Dalì, il quale fu ritratto accanto alla sua due ruote mentre trasportava alcuni quadri. E proprio a loro sono dedicati due dei nuovi modelli: 'Graziella Brigitte', bianca e nocciola in perfetto stile vintage, e 'Graziella Salvador', blu e bianca, ispirata allo spirito anticonformista del pittore. E poi c'e il modello 'Passione', in nero opaco con i dettagli in oro, per i gusti un po' più dark. "Ridisegnare la nuova Graziella - ha spiegato il designer Gianmario Volpi- è stato come ßtoccare un mostro sacro. Si tratta di una bicicletta con un grande passato, ma anche futuribile". Il sapore retrò e lo urban style della Graziella, infatti, rivivono con un restyling tutto nuovo. La bicicletta mantiene la linea di un tempo, ma con i dettagli tecnici del ventunesimo secolo: si chiude in venti secondi, ha un cambio a tre velocità, e i fari con led integrato. Solo il suono del campanello non è cambiato, ed è rimasto identico a quello di 48 anni fa.

La Graziella si rifà il look. La bicicletta pieghevole nata nel 1964 torna con un design rinnovato e funzioni tecnologiche, ma si porta dietro il fascino di un mito. Lo stile di vita spensierato del boom economico che travolse l'Italia trovò subito nella piccola bicicletta pieghevole il suo emblema. Negli anni in cui gli italiani scoprivano i week-ed fuori porta, la Graziella diventava l'immancabile compagna di viaggio: una volta piegata e riposta nel bagagliaio dell'utilitaria seguiva tutta la famiglia nelle scampagnate fuori città.

 Con la Graziella le due ruote divennero lo status symbol della gioventù benestante, e un vero e proprio oggetto di moda, tanto da conquistare molte delle personalità più in vista degli anni Sessanta: Brigitte Bardot, protagonista della campagna pubblicitaria che definiva la bicicletta 'La nuova Rolls Royce', e anche l'originalissimo Salvador Dalì, il quale fu ritratto accanto alla sua due ruote mentre trasportava alcuni quadri. E proprio a loro sono dedicati due dei nuovi modelli: 'Graziella Brigitte', bianca e nocciola in perfetto stile vintage, e 'Graziella Salvador', blu e bianca, ispirata allo spirito anticonformista del pittore. 

E poi c'e il modello 'Passione', in nero opaco con i dettagli in oro, per i gusti un po' più dark. "Ridisegnare la nuova Graziella - ha spiegato il designer Gianmario Volpi- è stato come toccare un mostro sacro. Si tratta di una bicicletta con un grande passato, ma anche futuribile". 

Il sapore retrò e lo urban style della Graziella, infatti, rivivono con un restyling tutto nuovo. La bicicletta mantiene la linea di un tempo, ma con i dettagli tecnici del ventunesimo secolo: si chiude in venti secondi, ha un cambio a tre velocità, e i fari con led integrato. Solo il suono del campanello non è cambiato, ed è rimasto identico a quello di 48 anni fa.

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