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Non mi candido a Premier
ma resto in politica

berlusconi

Confermo la mia decisione di non presentarmi a candidato premier ". Lo ha detto Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa a Villa Gernetto. Dopo aver detto "confermo la mia decisione di non presentarmi come candidato presidente del consiglio", Silvio Berlusconi ha aggiunto che sono confermate le primarie e che intende "continuare l'opera di modernizzazione e cambiamento del Paese' Poi ha invitato i cittadini a non disperdere il proprio voto:  'Gli italiani dovranno prendere una decisione di campo. Di là o di qua'

DECIDEREMO SE TOGLIERE FIDUCIA A GOVERNO  - "Nei prossimi giorni esamineremo la situazione e decideremo se sia meglio togliere immediatamente la fiducia a questo governo o conservarla dato l'arrivo delle elezioni. Il governo dei tecnici ha introdotto misure che portano l'economia in una spirale recessiva'. 'Gli italiani sono spaventati da questo sistema violento del trattamento dei contribuenti'., lo ha detto Silvio Berlusconi in una conferenza stampa da villa Gernetto, che ha parlato di 'estorsione fiscale'. 'Non si deve mai più aumentare la pressione fiscale'. 'Questo - ha detto Berlusconi - e' uno dei punti del mio programma.Abrogazione dell'Imu e impegno a non mettere mai alcuna tassa sulla casa, che costituisce il pilastro sicuro per ogni famiglia'.

QUESTA NON DEMOCRAZIA E' MAGISTRATOCRAZIA  - 'La giustizia non può andare avanti così. Questa non è più una democrazia. E' una dittatura dei magistrati. E' una magistratocrazia. Mi sento in dovere di mettere davanti a tutto un'azione di riforma della giustizia affinché si possa evitare ad altri quello che è capitato a me'. Poi torna a chiedere una legge sulle intercettazioni: 'E' barbaro e incivile non poter usare il telefono'

SORRISI MERKEL-SARKOZY TENTATO ASSASSINIO - "Con quei sorrisi la Merkel e Sarkozy tentarono l'assassinio politico della mia credibilità internazionale". Così Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a Villa Gernetto. "La Germania ha forzato il Consiglio dei capi governo ad alcune decisioni che io non ho mai condiviso".

Al Tg5 Silvio Berlusconi aveva anticipato che ci sarebbero state delle conseguenze all'indomani della condanna a quattro anni nel processo Mediaset per frode e fondi neri 'Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me": lo ha detto Silvio Berlusconi al Tg5. "A Roma la Cassazione mi ha assolto con formula piena sulla stessa materia. Come mai non si è tenuto conto di questo? Forse giudice Davossa è molto prevenuto contro di me. O forse in tutto questo si devono trovare delle spiegazioni di natura politica", ha detto Berlusconi. "Quella contro di me è un'ipotesi fantascientifica per evadere l'1% delle imposte" comunque versate. Lo dice Silvio Berlusconi parlando al Tg5. "Tra il 2006 e il 2010 ho versato 5,44 miliardi. Nessun gruppo versa tanto" dice Berlusconi sostentendo che nel 2002 gli vengono contestati evasioni per "4,9 milioni di euro contro i 365 versati dal mio gruppo all'erario" ed analoga è la proporzione nel 2003.

E l'Anm replica: "Respingiamo con fermezza attacchi e offese: non si può assolutamente parlare di sentenza politica e barbarie". Lo afferma il presidente Rodolfo Sabelli rispondendo alle critiche sulla sentenza Mediaset arrivate dall'ex premier Berlusconi e esprimendo "solidarietà" ai magistrati di Milano. "Esprimo solidarietà ai magistrati di Milano, destinatari ancora una volta di offese di fronte alle quali hanno sempre reagito con compostezza", ha aggiunto Sabelli poco prima del Comitato direttivo dell'Anm. E rispetto alle critiche arrivate in questi giorni anche su altre sentenze come quella sul terremoto dell'Aquila, "Il problema - ha detto - non sono le critiche, che sono sempre consentite, ma devono essere critiche composte". Sabelli ha detto inoltre che di questo tema "discuteremo oggi nel Comitato direttivo". "Le sentenze non vanno utilizzate nel dibattito politico e tantomeno strumentalizzate a fini politici. Fortunatamente viviamo in uno Stato di diritto in cui vige per tutti gli imputati,anche i più noti,la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva".Così il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, commenta la sentenza Mediaset.

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