Il duplice omicidio è avvenuto in un palazzo di nuova costruzione alla periferia di Umbertide. Secondo alcune indiscrezioni, i corpi dei bambini si troverebbero nel bagno della casa, al primo piano dello stabile. Secondo le prime informazioni sembra che i due stasera fossero rimasti da soli a casa mentre la madre con la quale vivevano si era recata al lavoro in un ristorante. Qui è stata raggiunta da una telefonata dell'uomo che le ha detto di essere ferito. La sua ex moglie - sempre in base ad una prima ricostruzione - ha quindi chiamato un'ambulanza inviandola però a casa dello straniero, a Città di Castello. Non trovando nessuno i soccorritori si sono spostati ad Umbertide trovando nell'appartamento i due bambini e l'uomo ferito. La dinamica di quanto successo è comunque tuttora al vaglio dei Carabinieri. Sul posto anche il comandante provinciale dell'Arma Colonnello Angelo Cuneo.
Aveva chiesto proprio ieri mattina in Comune la residenza dove sono stati uccisi in serata i due figli, la donna di origine marocchina di 34 anni che si stava separando dal marito sospettato come l'autore del duplice omicidio. Lo si è appreso dal sindaco Giampiero Giulietti che si è subito recato sul luogo della tragedia. "Ci sono due ragazzi uccisi - si è limitato a dire Giulietti - è una vicenda tragica e drammatica". La famiglia, originaria del Marocco, aveva vissuto nella zona di Città di Castello. Ad Umbertide non era ancora conosciuta. Accanto alla casa del duplice omicidio c'é un bar ma che clienti e titolare preferiscono non parlare.
Sono migliorate le condizioni del marocchino di 44 anni, arrestato la scorsa notte dai carabinieri per avere ucciso a coltellate i due figli di 8 e 12 anni, nell'abitazione della moglie da cui si stava separando alla periferia di Umbertide. L'uomo è ora considerato fuori pericolo. Lo straniero è comunque ancora ricoverato all'ospedale di Città di Castello dove viene piantonato dai carabinieri. L'arresto è stato formalizzato durante la notte dai Carabinieri che hanno svolto a lungo accertamenti nell'abitazione della donna, trentaquattrenne, a ridosso del centro di Umbertide. Il marocchino è stato soccorso dal personale del 118 in bagno dove era, ferito, accanto ai corpi dei due bambini, un maschio e una femmina già morti. Poco distante i militari hanno trovato un coltello ritenuto l'arma del delitto e poi utilizzato dallo straniero per ferirsi alla gola. Al momento dell'omicidio i due bambini erano soli in casa. La madre che solo da pochi giorni aveva lasciato con i figli la casa nella quale viveva con il marito a Città di Castello si era infatti recata al lavoro come cameriera in un ristorante tisernate. Ancora al vaglio degli investigatori il movente del duplice omicidio ma non si esclude che sia legato proprio alla separazione della coppia. Subito dopo che è scattato l'allarme nell'abitazione di Città di Castello sono intervenuti i carabinieri di Umbertide, della Compagnia di Città di Castello e di Perugia (con anche il personale specializzato nelle investigazioni scientifiche) coordinati in loco dal comandante provinciale colonnello Angelo Cuneo. Il sopralluogo è stato seguito dal sostituto procuratore di Perugia Mario Formisano.
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