In provincia di Messina la crisi non conosce latitudini e investe ogni settore lavorativo. In questi giorni, come denunciato dalla segretaria della Fp Cgil Clara Crocè, nei Comuni del comprensorio dell’AtoMe, i lavoratori della Dusty ormai con le lettere di licenziamento in tasca, stanno rivendicando pane e lavoro. Nel corso della riunione l’Ufficio provinciale del Lavoro, lo scorso 5 novembre, la ditta ha sancito i 244 licenziamenti: «I sindaci invece di riunirsi per definire una strategia atta ad assicurare il pagamento delle sette mensilità ai lavoratori e la continuità del servizio - dichiarano Clara Crocè (Fp Cgil) e Carmelo Pino Segretario del settore e Enzo Testa (Fit Cisl) - utilizzano il sistema delle ordinanze di urgenza, per affidare il servizio ad altri soggetti, innescando una reazione a catena assolutamente incontrollabile». Secondo quanto spiegato dai sindacati, il problema si è verificato nel comune di Oliveri , dove il primo cittadino, spiegano, avrebbe emesso «una ordinanza affidando il servizio di raccolta rifiuti alla ditta Caruter. Questa circostanza - continuano Crocè, Pino e Testa - ha provocato la guerra tra i lavoratori delle due Ditte . E’ inammissibile, per questo abbiamo già scritto alla Procura della Repubblica di Patti, affinché si possa far luce su tutta la vertenza che sta provocando un grave clima di tensione sociale».
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