La Procura della Repubblica, così come aveva già fatto il commissario giudiziale avv. Francesco Ruvolo, ha chiesto la revoca del “concordato preventivo” a cui era stata ammessa la società con decreto dello scorso 12 giugno e la conseguente dichiarazione di fallimento. La casa madre, la cui quotazione del titolo è sospesa, fondata dall’arch. Pasquale Siclari potrebbe avere riservato lo stesso destino della controllata “Aicon Yachts spa” per la quale è statagià dichiarata la bancarotta.
Alla richiesta di revoca del concordato preventivo e alla conseguente richiesta di dichiarazione di fallimento si è giunti dopo i rilevi evidenziati dal commissario giudiziale. Secondo i prospetti presentati dalla società che risalgono a fine aprile scorso, l’Aicon spa ha debiti per 49 milioni e 900 mila euro. La società che adesso rischia la revoca dell’ammissione alla procedura di “Concordato preventivo”e il conseguente fallimento, puntava ad un ipotetico “risanamento” che prevedeva - col piano presentato nell’ottobre del 2001 - la “cessione di beni ai creditori.”
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