La droga veniva acquistata nel quartiere Secondigliano di Napoli e poi venduta nella villa comunale di Mondragone (Caserta), trasformata dai trafficanti in una piazza di spaccio capace di assicurare introiti pari a 7mila euro al giorno. A Mondragone era stata messo in piedi un vero e proprio supermarket dello stupefacente, con turni di servizio durante i quali i pusher, anche minorenni, assicuravano la vendita, coadiuvati da numerose vedette, ad acquirenti provenienti dalla provincia casertana e dal basso Lazio. I 35 provvedimenti cautelari e i decreti di sequestro sono stati eseguiti dagli agenti del Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta e dal commissariato di Castel Volturno (Caserta), al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
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