Il latitante Filippo Barresi è stato descritto dai recenti collaboratori di giustizia Bisognano, Gullo, Truscello e Castro come elemento di vertice del sodalizio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto ed è stato accusato di alcuni omicidi avvenuti nei primi anni Novanta, durante la guerra di mafia. Viene indicato come direttamente interessato alle estorsioni e la sua latitanza, secondo la Dia e il procuratore di Messina Guido Lo Forte, "prosegue ancora oggi perché ha molte coperture nel territorio".
Lo Forte ha chiesto ai cittadini di "denunciare senza aver paura" se sono a conoscenza di qualcosa. Barresi in passato è stato alla sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 3 anni, ed è stato coinvolto nei principali procedimenti penali nei confronti delle associazioni mafiose operanti nella zona tirrenico-nebroidea della provincia dello Stretto, scaturuti dalle operazioni "Mare Nostrum", "Icaro" e "Gotha".
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