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Primarie Pd
la carica dei 1500

In quasi 1500, tra big e peones, puntano al voto degli elettori per entrare nelle liste del Pd in una sfida "ai limiti dell'impossibile", come lo stesso Pier Luigi Bersani ha ammesso per lo sforzo di volontari e aspiranti onorevoli. "Chi perde non sarà recuperato nel listino" assicura il Pd per smorzare tensioni e malumori della vigilia, in primis in Puglia dove tre consiglieri regionali, non ammessi alla gara, si sono autosospesi dal partito. Volenti o nolenti, quasi tutti nel Pd, tranne chi di fatto sa già che sarà nella 'quota protetta' del 10 per cento, si sono messi in gioco, rischiando la candidatura: dai decani, che hanno ottenuto la deroga per il limite dei tre mandati, come Anna Finocchiaro e Rosy Bindi, che corrono 'fuori sede' a Taranto e Reggio Calabria, ad alcuni membri della segreteria Pd, come Stefano Fassina e Matteo Orfini in corsa a Roma.

"Spero che molti nostri iscritti ed elettori partecipino alle primarie del prossimo 30 dicembre. Tra i candidati di Roma, che apprezzo e ringrazio tutti per aver accettato questa sfida, il mio sostegno particolare va a due persone che conosco da anni e con le quali ho percorso tratti di strada in comune: Lorenza Bonaccorsi e Roberto Giachetti". Lo afferma Matteo Renzi. "Roberto è tra i parlamentari più competenti e combattivi, uno dei pochi che ha cercato davvero di cancellare il Porcellum, mettendoci la faccia. Lorenza ha coordinato i comitati che mi hanno sostenuto alle primarie qui nel Lazio e porterebbe in Parlamento grinta e voglia di cambiare. Per chi crede nella buona politica Bonaccorsi e Giachetti sono due buoni investimenti", conclude.

 

Autostrade più care dal primo gennaio. E' in arrivo un aumento medio del 3,91%, ma l'incremento può essere anche più alto, fino a toccare il +14% nelle autovie Venete. E' quanto riporta oggi Il Sole24ore che anticipa così il contenuto dei decreti che autorizzeranno i rincari richiesti dalle società concessionarie in base agli investimenti fatti. 
L'anno nuovo - scrive il Sole24ore - comincerà ancora una volta con una sorpresa amara per chi si è messo in viaggio in auto per le vacanze natalizie. L'aumento medio dei pedaggi sarà del 3,91%, contro il 3,3% del 2011 e il 3,1% del 2012. E' questa una percentuale "media", perché il range degli aumenti è ampio a seconda della tratta considerata: si potranno avere incrementi inferiori all'1% e rincari tra il 10 e il 14%, che saranno registrati sulle autostrade della Valle d'Aosta, complice le caratteristiche delle concessionarie e del territorio. Con tutta probabilità - scrive il quotidiano - anche le Autovie Venete potrebbero avere un incremento attorno al 13%. In generale, la convenzione che raggruppa il maggior numero di tratte autostradali, tra cui la Milano-Roma-Napoli, dovrebbe ottenere un incremento attorno al 3,55%, contro il 3,51% del 2012. Ci sono poi altre sei concessioni gestite da Autostrade per l'Italia attraverso società controllate, che registrano aumenti a parte: Tangenziale di Napoli, Traforo del Monte Bianco, Autostrade Meridionali e raccordo della Valle 'Aosta, quest'ultima una della delle concessionarie valdostane che segnerà un incremento attorno al 14%. Per l'autostrada tirrenica, invece, l'incremento dovrebbe variare tra il 4 e il 5%. Queste, almeno, precisa il quotidiano sono le richieste avanzate dalle società concessionarie sulla base degli investimenti fatti che dovranno trovare autorizzazione nei decreti del ministero delle Infrastrutture.

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