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Nella notte l'accordo
Pdl - Lega

L'accordo è stato rivelato stamani dall'ex premier mentre partecipava a una trasmissione di Rtl. Siglato in un incontro che si è tenuto ad Arcore a che si è concluso intorno all'una e trenta.

"Alfano può essere il nostro candidato premier ed io posso fare il ministro economia" ha aggiunto Silvio Berlusconi, commentando una dichiarazione di Calderoli che gli chiede di scegliere "un premier giovane".    

"Io sono il leader della coalizione e deciderò con gli altri partiti che ne fanno parte, in caso di vittoria, chi è il candidato premier da proporre al capo dello Stato" afferma Berlusconi, ospite di Rtl. "Il simbolo sarà quello delle passate elezioni. C'è il Pdl e sotto il mio nome" annuncia.

Berlusconi poi apre sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto anche omosessuali, "se si ha una maggioranza che consente di cambiare il codice civile". Al direttore di Rtl che gli chiede se dunque lui sia d'accordo, l'ex premier risponde sì con la testa.

"Io dialogo con tutti, ho una predisposizione al dialogo. Ma la delusione del personaggio è stata talmente grande che non credo ci possa essere possibilità di dialogo" dice poi Berlusconi parlando di Monti. "Ho visto le dichiarazioni di Monti di ridurre Imu e imposizione fiscale, questa e’ realta’ vera del personaggio. Ci siamo fatti tutti ingannare, Monti lo abbiamo visto come premier dedicato ai rapporti esterni che parla 4 volte al giorno, era un Monti finto rispetto a quello che avrebbe dovuto essere, lui rientra nella categoria dei professori, prende uno stipendio a fine mese e guarda l’economia dal buco della serratura" continua. "Era nel periodo precedente le nostre dimissioni quando credevo Monti fosse un altro Monti" risponde a chi gli chiede se avesse chiesto a Monti di fare il ministro dell'economia del suo governo. "I tecnici - aggiunge - hanno fatto male al Paese. Dopo un anno di governo non c'è un solo indicatore economico positivo". "Se vincessimo le elezioni vorrei una commissione parlamentare per far luce su quello che ha portato a caduta del mio governo nel 2011" spiega.

"Sono disposto a tutto. Vado da Santoro perché non ho paura di nessuna domanda. Sono un guerriero" afferma dicendosi disponibile ad un confronto radiofonico con gli altri leader e ribadendo l'intenzione di andare da Michele Santoro. E in ultimo un appello: "Anche se voi pensate di non andare a votare sappiate che questa politica tutta da buttare inciderà su di voi".

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