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Schettino: dolore in me
ma non lo esibirò mai

 Il suono prolungato delle sirene dei traghetti ha salutato il ritorno in mare dello scoglio delle Scole contro cui un anno fa ando' a schiantarsi la Concordia prima di naufragare. Alla cerimonia, che apre le iniziative previste per l'anniversario della tragedia, hanno assistito i familiari e i parenti delle 32 vittime del disastro a bordo di uno dei traghetti. Lo scoglio era stato strappato dalla Concordia ed era rimasto conficcato nella lamiera per diversi mesi.

E il comandante Gregorio De Falco, oggi all'Isola del Giglio, ha rifiutato di comparire davanti alle telecamere di "Domenica in" su Raiuno mentre dallo studio veniva trasmessa un'intervista registrata al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Nonostante le insistenze dell'inviata sull'isola e del conduttore Massimo Giletti che gli ha assicurato che non ci sarebbe stato alcun faccia a faccia, il comandante che la notte del naufragio era nella sala operativa della capitaneria di porto di Livorno e che intimò a Schettino l'ormai famoso "torniabordocazzo!", è rimasto fuori campo senza intervenire.

NAPOLITANO RINNOVA SOLIDARIETA' A VITTIME - 
"Ad un anno dal tragico naufragio della nave da crociera Costa Concordia, rivolgo il mio commosso pensiero alle trentadue vittime e la mia rinnovata solidarietà a quanti sono stati segnati da quel terribile incidente, le cui drammatiche immagini sono ancora vive nella memoria dell'intero Paese". E' quanto si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al sindaco dell'Isola del Giglio, Sergio Ortelli. "In quella dolorosa circostanza cittadini e amministratori dell'Isola del Giglio e di Monte Argentario si prodigarono con abnegazione, dando prova di alto senso di civismo e umanità, cui conseguì il conferimento alle due comunità della Medaglia d'oro al Merito Civile", aggiunge. "Con i medesimi sentimenti di partecipazione esprimo il più vivo apprezzamento agli operatori delle diverse strutture che, coordinando efficacemente la loro azione, sono stati impegnati nella difficile e rischiosa opera di soccorso dei naufraghi, di recupero delle vittime e di messa in sicurezza del relitto", conclude il messaggio.

SCHETTINO: DOLORE NON VA ESIBITO LO PORTIAMO DENTRO -  "Dall'ultimo 13 gennaio per tutti i giorni della mia vita futura, in modo strettamente personale, io avrò sempre qualcosa nel mio cuore che mi legherà all'evento e alle famiglie delle vittime. Il dolore a mio avviso non va esibito, è qualche cosa che noi ci portiamo dentro". Così il comandante Francesco Schettino in un'intervista trasmessa oggi a Domenica In. "Quello che io posso dire - ha aggiunto - è di volermi unire sentitamente al dolore di tutte le vittime, dei famigliari delle vittime".

DE FALCO,PIU'COLLABORAZIONE E AVREMMO FATTO MEGLIO - "Se avessimo avuto la collaborazione di tutti, avremmo fatto meglio". E forse, si sarebbero potute evitare delle vittime. E' l'accusa che il comandante della sala operativa delle capitanerie di porto di Livorno, Gregorio De Falco, rivolge a chi, Schettino in testa, la notte del naufragio della Concordia aveva la responsabilità della nave. "Noi - dice De Falco parlando con i cronisti al Giglio - abbiamo fatto tutto quello che potevamo e dovevamo. Certo, avremmo sperato di fare di più, ancora di più, se avessimo avuto la collaborazione di tutti". Di Schettino? chiedono i cronisti. "Chiudo qui", risponde De Falco.

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