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Calabria tutta
da... leggere

Vincenzo Bonaventura

 

 Sarà la Calabria a inaugurare una delle principali novità del XXVI Salone internazionale del libro, che avrà quale motivo conduttore la creatività (quasi un obbligo in tempi di crisi), in programma a Torino dal 16 al 20 maggio prossimi: da quest’anno infatti – non era mai avvenuto nelle precedenti edizioni – ci sarà una “Regione ospite”. Un’iniziativa che si aggiunge all’attenzione che da sempre il Salone, ricambiato, rivolge alle regioni italiane, dando spazio e attenzione a piccoli editori, molto spesso portatori di eccellente qualità.

L’iniziativa nasce, sulla falsariga di quella ormai tradizionale del “Paese ospite” (nel 2013 sarà il Cile), da un’idea dell’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, subito raccolta dall’omologo assessore calabrese Mario Caligiuri, ed è destinata a diventare un appuntamento fisso. Lo scopo? Approfondire il significato della presenza di una regione documentando il suo patrimonio artistico, le sue realtà editoriali e culturali, le iniziative in corso e quelle in progetto

Il risultato, che si prospetta proprio grazie alla Calabria, è sorprendente. Oggi la “periferia” è spesso più ricca di iniziative e di idee rispetto a un “centro” culturale stanco che non sempre appare in grado di reagire alla crisi economica con un contributo attivo.

Significativo in positivo – ed è per questo che da qui si è deciso di cominciare – è il caso della Calabria, che presiede la Commissione Cultura delle Regioni e ha collocato la cultura tra gli obiettivi primari della giunta, anche come azione di contrasto verso la criminalità organizzata, grazie al coinvolgimento dei giovani, chiamati a essere protagonisti di un riscatto collettivo. Inoltre la Calabria ha sempre dato vita, negli anni, ad una partecipazione al Salone di grande spessore e qualità, valorizzando autori ed editori e promuovendo una messe di iniziative sempre premiate dall’interesse del pubblico.

«Sono già note – ricorda in proposito Caligiuri – le iniziative che puntano sul dialogo con le scuole (il progetto “Calabria Jones” vede 6mila ragazzi in visita nei siti archeologici), su appuntamenti per la promozione della lettura, su investimenti nelle biblioteche e sulle tecnologie digitali per mettere in rete le risorse già disponibili e coinvolgere i ragazzi in un uso creativo dei nuovi linguaggi, tra valorizzazione del patrimonio esistente, inchieste e progetti».

Nella cinque giorni del Lingotto di Torino in uno spazio dedicato saranno toccati tutti gli aspetti della cultura calabrese, dalla storia al patrimonio artistico e all’archeologia, dall’imprenditoria all’enogastronomia, dalla letteratura all’arte, antica e contemporanea. Non solo, anche altri luoghi fuori dal Salone – secondo l’ormai consueto “allargamento” al territorio – saranno dedicati alla Calabria: una mostra su Mattia Preti sarà ospitata a Venaria Reale, un’altra dedicata a Mimmo Rotella sarà nel Museo del Cinema che ha sede nella Mole Antonelliana.

E pure i Pinakes di Locri (sottili tavolette rettangolari in terracotta decorate a bassorilievo con scene relative al mito di Persefone ed ai rituali del culto: tra i reperti più belli e amati della Magna Grecia) andranno nel capoluogo piemontese. Sono previsti inoltre spettacoli teatrali e musicali. Tutto, rigorosamente, “calabrese doc”.

Saranno presenti al Salone, tra gli altri, scrittori e giornalisti come Carmine Abbate (di recente vincitore del premio Campiello con “La collina del vento”), Mimmo Gangemi (vincitore del premio Tropea con “La signora di Ellis Island”, e del quale sta per uscire un nuovo romanzo, sequel del suo noto “Il giudice meschino”), Marina Valensise, Corrado Calabrò e la giovane Angela Bubba che con le sue narrazioni-reportage dichiara di ispirarsi ad Anna Maria Ortese ed Elsa Morante.

Non ci può meravigliare, quindi, che il presidente della Fondazione del Salone per il Libro, Rolando Picchioni, abbia dichiarato: «Ci auguriamo di poter stupire i visitatori con uno spaccato altamente positivo della Calabria che molti non conoscono».

L’assessore Caligiuri è convinto: «La Calabria punta sulla lettura come premessa indispensabile di uno sviluppo economico e democratico basato sulla cultura: l’occasione di presentarci come “Regione ospite” al Salone del Libro 2013 può essere un’ottima occasione per mettere in mostra in una vetrina internazionale le tante eccellenze culturali calabresi, mobilitando tutta la società regionale, scuole e biblioteche in testa, per aumentare il numero dei lettori». E aggiunge infine: «La lettura oggi in Italia è un problema sociale se un emerito linguista come Tullio De Mauro denuncia l’aumento preoccupante del cosiddetto analfabetismo di ritorno. La Calabria combatte con efficacia questa tendenza, tanto che già adesso abbiamo superato come quantità di letture le altre regioni del Sud, quali Sicilia, Campania, Puglia, Basilicata».

Tra gli obiettivi dichiarati, c’è ancora quello di incentivare i ragazzi delle scuole ad una partecipazione attiva al Salone, sia come autori di progetti per la promozione della lettura che come protagonisti negli spazi dello stand regionale. Sarà allargato alla Calabria il progetto “Adotta uno scrittore”, giunto alla sua undicesima edizione, e destinato agli studenti delle scuole superiori. L’incontro collettivo finale tra studenti e scrittori è in programma per lunedì 20 maggio al Salone. I ragazzi calabresi saranno anche coinvolti nella redazione di “Bookblog”, l’iniziativa promossa in collaborazione con “La Stampa”, che pubblica in tempo reale sul sito del Salone articoli, interviste e servizi fotografici. 

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