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Ancora un agguato
morti due 20enni

pistola
Le vittime sono giovanissime, 20 e 19 anni. La zona è quella di Ponticelli, periferia di Napoli. La camorra torna a uccidere. E anche questa volta sembra che a scatenare i killer, responsabili di un duplice omicidio, sia stata la droga. O meglio il controllo delle piazze di spaccio e, quindi, il controllo di affari per milioni di euro. Crivellati di colpi, almeno quindici. Sono stati uccisi così, in via Toscanini, Gennaro Castaldi, 20 anni, e Antonio Minichini, 19. Castaldi, morto ieri sera, era stato arrestato dai Carabinieri nel settembre 2011, assieme ad altre due persone, con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo camorristico. I tre avrebbero chiesto, per conto del clan Sarno, il pizzo ai commercianti di un mercato rionale nel rione Incis del quartiere Ponticelli. Per bloccarli, i militari si erano travestiti da ambulanti allestendo anche uno stand per la vendita di abbigliamento. Minichini, invece, era incensurato ed è morto nel corso della notte. Il giovane era nipote di Antonio De Luca Bossa, attualmente detenuto e considerato esponente dell'ormai disciolto clan Sarno. Un legame di parentela, questo, che però non sembra aver pesato sull'agguato di ieri sera. Le indagini della Squadra mobile sono in corso. Quello che al momento sembra essere chiaro è che Castaldi e Minichini erano considerate due figure di piccolo spessore criminale. Forse un regolamento di conti tra clan, forse uno sgarro o forse il tentativo di una 'scalata'. Al momento è difficile stabilirlo in una zona, poi, come quella di Ponticelli dove l'assetto dei clan predominanti diventa sempre più instabile. Clan si uniscono, si dividono. Tutti di sicuro mirano al controllo dello spaccio. E così, in pochissimi istanti, due ventenni ieri sera sono stati uccisi. In una sola settimana sono tre le vittime della camorra. Solo lo scorso 23 gennaio, nel quartiere Barra, alla periferia della città e praticamente attaccato a Ponticelli, in un agguato di matrice camorristica, è stato ucciso Ciro Valda, di 34 anni, ritenuto affiliato al clan Cuccaro-Aprea. Valda era già noto alle forze dell'ordine per reati di droga e ricettazione. Nel 2006 aveva tentato di uccidere la moglie. L'ultima volta era stato arrestato nel 2011 per droga per poi essere scarcerato. (ANSA).

 

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