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Spara e uccide la fidanzata,
fine della favola di Pistorius

La notte più buia di Oscar Pistorius. Che si tratti di omicidio volontario - come pensa la polizia - o tragica fatalità - come sostiene lui - lo stabiliranno gli inquirenti. Di certo, però, gli dei sono già caduti. 'Blade runner', la star dell'atletica amputato ad entrambe le gambe e diventato leggenda per aver corso ai Giochi di Londra accanto ai normodotati, ha ucciso la fidanzata modella Reeva Steenkamp, scaricandole quattro colpi di pistola alla testa e uno al braccio. L'uomo che ha commosso il mondo con la sua favola è passato nella notte di San Valentino dalle luci delle Olimpiadi al buio del cappuccio dentro cui si è nascosto, sguardo a terra, uscendo di casa con addosso una pesantissima accusa. Domani, davanti ai giudici, Pistorius racconterà la sua versione, e cioé che ha sparato per errore, scambiando la bellissima amata per un ladro. Ma intanto la polizia ha formalizzato l'accusa e dichiarato che si opporrà alla richiesta di scarcerazione su cauzione. E nel giorno in cui tutto il mondo celebra la Giornata contro la violenza sulle donne, sulla vicenda cominciano ad aleggiare le ombre di violenze di "natura domestica" che risalirebbero a qualche anno fa. E' venuto fuori ad esempio che nel 2009 la star fu arrestata per aver sbattuto una porta in faccia ad una donna - episodio derubricato da parenti e amici ad incidente - e che a casa sua, oltre alla pistola da 9mm tenuta sempre accanto al letto, ci sarebbero un fucile automatico e diverse mazze da baseball e cricket. Un amico, famoso atleta sudafricano anche lui ma che è voluto rimanere anonimo, lo descrive come una "persona tranquilla e umile. Un gran festaiolo, ma mai violento". Il dramma di Pistorius si è consumato alle 4 del mattino del giorno degli innamorati nella lussuosa residenza in un comprensorio super blindato appena fuori Pretoria. Secondo la polizia, la modella è morta sul colpo, dopo essere stata raggiunta da quattro colpi di pistola. Stavano insieme da novembre. La notizia fa il giro del mondo, le famiglie sono distrutte, twitter viene inondato da messaggi di condoglianze. L'atleta dà la sua versione: Reeva si era introdotta in casa di nascosto per fare una sorpresa, è stata scambiata per un ladro ed uccisa per errore. Tesi che sembra avallata dall'ultimo tweet della 29enne laureata in legge in cui lei, una delle 100 donne più sexy del mondo, chiedeva ai suoi follower quale sorpresa avrebbero preparato per San Valentino ai proprio amati. E anche dal fatto che il tasso di criminalità e dei furti in appartamento in Sud Africa è uno tra i più alti al mondo. E' stato lo stesso Pistorius, solo un mese fa, a raccontare al New York Times che a casa sua un anno fa era scattato l'antifurto e lui era sceso, pistola alla mano, al pianterreno dell'abitazione per controllare quello che poi si era rivelato un falso allarme. L'autore del reportage racconta anche della pistola, la stessa che ha ucciso la modella. E che l'atleta lo ha invitato a un vicino poligono di tiro, dove lo ha "istruito sulla tecnica appropriata" per sparare. La polizia comunque alla versione dell'errore non ha creduto e sta interrogando dei testimoni che avevano sentito urla provenire dalla casa la sera prima e al momento degli spari. Come non ci ha creduto l'emittente via cavo sudafricana Dstv, annunciando il ritiro immediato di una campagna pubblicitaria che ha Pistorius per protagonista. E la Nike, che ha tolto il suo banner dal sito del campione di atletica, i cui contratti con gli sponsor fruttano 2 milioni di dollari l'anno. Ora, Oscar sta collaborando con la polizia che lo sta sottoponendo ad esami del sangue per verificare il tasso alcolico. Per qualcuno è sotto shock. Per l'avvocato Kenny Oldwage "sta bene ma è molto turbato". Per tutti, il simbolo di milioni di bambini disabili - solito ripetere "non sei disabile per le disabilità che hai, sei abile per le abilità che hai" - é ormai caduto nella polvere. (ANSA)

 

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