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Rocca di Caprileone
ferma per i funerali
di Andrea Bruno

Una giornata uggiosa e piovosa, come lo stato d’animo dei presenti, ha accompagnato ieri mattina l’ultimo viaggio di Andrea Bruno, il giovane ucciso a coltellate lunedì mattina da un ventenne, Sebastian Oriti. Migliaia di persone, all’interno della vasta chiesa della Madonna di Czestochowa e all’esterno sulla piazza Gepy Faranda, incuranti della pioggia battente, hanno voluto partecipare ai funerali per esprimere il loro dolore della madre del giovane e per salutare un ragazzo da tutti conosciuto e apprezzato. Inevitabili, nel corso degli interventi, i riferimenti a quanto accaduto. Padre Giuseppe Brancatelli, giovane parroco di S. Agata Militello che ha celebrato la funzione al posto dell’arciprete Gaetano Vicario, fuori sede, ha parlato ai tanti giovani presenti in chiesa. Una sorta di consiglio e di ammonimento allo stesso tempo, affinché non si trascenda mai nella violenza, fosse per un risentimento, un lavoro perso o guadagnato, un fatto personale. «Oggi –ha detto padre Brancatelli – ci troviamo davanti due famiglie segnate da un dolore diverso e con la loro vita cambiata in pochi minuti. Che questa tragedia ci indirizzi su una strada migliore». Dopo la benedizione della salma, è intervenuto il sindaco Bernadette Grasso: «Nessuno di noi, lunedì mattina – ha detto il primo cittadino – poteva credere a quello che è avvenuto. Ai nostri ragazzi, che abbiamo il compito di educare e fare crescere, e lo dico da madre di famiglia e non da sindaco, diciamo di stare attenti all’utilizzo di questi social network o delle chat. Scrivete di meno e apritevi di più, uscite, parlate, esponete fra di voi i problemi, svagatevi e non chiudetevi davanti al computer». All’uscita della bara c’erano una decina fra auto e scooter che hanno acceso i motori, con gli amici di Andrea al volante con le lacrime agli occhi, perché le auto e le moto erano la grande passione di Andrea che, infatti, lavorava come meccanico e il suo sogno era quello di avere, un giorno, una officina tutta sua. Quindi gli striscioni appesi sulle mura della chiesa come “Resterai per sempre nei nostri cuori”oppure “Nessuno può fare tutto ma tutti possiamo fare qualcosa” o ancora “Adesso vai e colora il Paradiso di nero”. L’intera comunità di Rocca di Caprileone si è fermata con il lutto cittadino proclamato dal sindaco e, all’uscita del feretro che si è avviato verso il vicino cimitero, gli esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche mentre salivano in cielo decine e decine di palloncini, di ogni colore. Domenica prossima alle ore 18,30 in piazza Gepy Faranda i giovani con l’organizzazione di Roberta Acefalo, daranno vita ad un corteo silenzioso, aperto anche ai giovani dei Nebrodi. “Ricominciamo a costruire il nostro futuro da qui, con l’esempio di vita che Andrea ci ha lasciato”. In merito alle indagini l’avvocato Decimo Lo Presti, che difende Sebastian Oriti, il ventenne accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e che si trova rinchiuso nel carcere messinese di Gazzi, ha dichiarato che attende l’esito dell’autopsia che è stata eseguita mercoledì mattina. Pare che le coltellate siano state sei e non cinque.

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