Si conferma anche con il dato definitivo delle 22, a chiusura della prima giornata di votazioni, il crollo dell’affluenza per i ballottaggi delle amministrative in Sicilia. I votanti sono stati il 30,92%, quando alla stessa ora il primo turno aveva visto un’affluenza del 47,79%. Un calo dunque di 16,87 punti percentuali. Dimezzata l’affluenza a Siracusa: 22,81% contro il 45,91 del primo turno. A Messina affluenza ferma al 30,49 contro 48,05 del primo turno, mentre a Ragusa il dato si attesta al 30,98% contro il 43,83 del primo turno. Anche i dati parziali dell’affluenza per i ballottaggi alle Comunali hanno confermato il trend negativo che sta caratterizzando da diverso tempo la più grande regione italiana: sempre meno siciliani vanno a votare. Una tendenza che ha avuto la manifestazione più eclatante a ottobre dello scorso anno, quando meno della metà degli aventi diritto sono andati a votare per il rinnovo dell’Assemblea regionale e per l’elezione del nuovo presidente della Regione. E’ vero che al secondo turno delle comunali un calo di partecipazione è fisiologico, così come è indubitabile che rispetto a due settimane fa il richiamo del mare di domenica è molto più forte. Ma resta il fatto che i dati dell’affluenza sono in continua discesa elezione dopo elezione, e non si scorgono inversioni di tendenza. Se si vanno a esaminare le tre principali città dove oggi si è votato per i ballottaggi per i sindaci (Messina, Siracusa e Ragusa), l’affluenza durante la giornata è stata contrassegnata ovunque dal segno meno rispetto a quella del primo turno, e sembra difficile che oggi si abbia una partecipazione tale da ribaltare questo dato. A Ragusa, alle 19, i cittadini andati alle urne sono stati il 18,48 per cento degli aventi diritto, quasi dodici punti in meno rispetto a due settimane fa. Il saldo negativo è salito a quasi 18 punti a Siracusa, dove i votanti sono stati il 14,47 per cento.
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