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Papa Francesco
commosso dai profughi

Concluso il viaggio pastorale a Lampedusa, Papa Francesco è rientrato a Roma. L'aereo speciale, un Falcon 900 dell'Aeronautica militare, è atterrato intorno alle 14.30 sulla pista dell'aeroporto di Ciampino.

"Quando gli ho chiesto se era davvero soddisfatto il Papa mi ha assicurato di sì e mi ha detto di essere colpito dal calore della gente". Lo ha riferito ai giornalisti mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Fondazione Cei Migrantes, dopo che papa Bergoglio è ripartito da Lampedusa. "Ho visto un pellegrino che è venuto nel santuario del mondo - ha detto il vescovo, da sempre impegnato nella cura degli immigrati e che nel suo saluto al Papa prima della messa ha insistito anche sulla necessità di assicurare dignità e giustizia ai profughi - e alla 'Porta d'Europà, e anche davanti ai barconi, ha detto 'ma quanta sofferenza'. Il suo - ha rimarcato il presule - è stato veramente l'atteggiamento del pellegrino, venuto a rendere omaggio alla sofferenza di chi è morto ma per vivere". Mons. Montenegro ha detto che alcuni giovani hanno raccontato "durante il viaggio di aver anche subito violenze, e anche in Libia" e "il Papa li ascoltava con il cuore sofferente, lo abbiamo visto nella messa, nei momenti di raccoglimento, quando si chiudeva in sé come se non volesse perdere il filo del dolore". "Questo - ha concluso mons. Montenegro - è il messaggio più grande, oltre le parole, abbiamo bisogno di piangere e di perdono, c'é una indifferenza che deve essere scalfita fuori". Il vescovo infine ha ringraziato i giornalisti "per il servizio bello - ha detto - e perché permettete che le notizie belle arrivino lontano: vi auguro che possiate lanciare delle belle notizie, ora che vi siete accorti che Lampedusa fa parte del bello che il Signore ha messo in questo mondo". (ANSA)

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