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Sul tavolo i nodi
dell'Iva e dell'Imu

E' appena iniziata la cabina di regia a Palazzo Chigi con il premier Enrico Letta ed i capigruppo di maggioranza. Sul tavolo i nodi dell'Iva e dell'Imu. All'incontro partecipa anche il ministro dell'Interno e vice premier Angelino Alfano.

Il decreto che sospende la rata estiva dell'Imu sulla prima casa è legge, dopo il via libera definitivo arrivato dall'Aula del Senato, ma la questione della tassazione sull'abitazione rimane aperta e lo rimarrà con ogni probabilità anche dopo il vertice di maggioranza di Palazzo Chigi, visto il clima politico tutt'altro che disteso tra Pd e Pdl, ma anche all'interno dello stesso Partito democratico.

Il ministro Saccomanni si presenta al tavolo con un ricco dossier di proposte messe a punto con i tecnici del Tesoro. Toccherà ai partiti valutarle attentamente nella ricerca di un compromesso politico. Lo spirito della 'cabina di regia' è infatti proprio quello di confrontarsi all'interno della maggioranza, vagliando quale delle soluzioni proposte sia quella effettivamente percorribile.

In ogni caso, che si tratti di un innalzamento della franchigia a 600 euro, di una rideterminazione delle case di lusso, dell'introduzione di una service tax che comprenda anche la Tares e così via, Saccomanni è pronto ad indicare per ogni ipotesi la necessaria copertura. Sull'Imu c'è quindi un primo confronto, probabilmente ancora interlocutorio in attesa di una riforma complessiva da portare a termine entro agosto.

Ma sul tavolo arriva anche il nodo Iva, che doveva essere al centro del precedente vertice convocato il 10 luglio, poi saltato per la defezione del Pdl dopo l'accelerazione della Cassazione sul processo Mediaset. Dati i tempi del decreto su Iva e lavoro, ora all'esame del Senato, il tema ha un'urgenza anche maggiore rispetto all'Imu. Rinviare ulteriormente l'aumento, dopo lo slittamento di tre mesi deciso a giugno, costerebbe un altro miliardo di euro a trimestre che andrebbe coperto con nuovi tagli e dunque con un nuovo round di spending review.

In attesa dello scioglimento di tutti i nodi, politici oltre che difinanza pubblica, con l'approvazione del Senato intanto, il decreto Imu-Cig del 17 maggio scorso diventa legge, sospendendo fino al 16 settembre la rata sulla prima casa dovuta il 16 giugno e rifinanziando con un miliardo la cassa in deroga. Lo stesso dl impone inoltre il divieto per i membri del governo che sono anche parlamentari di cumulare lo stipendio spettante in quanto componenti dell'esecutivo con l'indennità parlamentare (con una modifica introdotta a Montecitorio e confermata a Palazzo Madama il tetto vale non solo per i ministri ma anche per i viceministri e i componenti tecnici dell'esecutivo). La norma proroga infine i contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione dal 31 luglio alla fine del 2013 e quelli della scuola a luglio 2014. Parallelamente, a dispetto degli attriti politici, prosegue intanto in Parlamento l'esame anche di altri decreti: lavoro-Iva e Ilva al Senato, ecobonus e dl fare alla Camera. La Commissione Finanze di Montecitorio è peraltro impegnata anche sulla delega fiscale con la prospettiva di chiudere domani la riforma del catasto, essenziale per ripensare coerentemente nei prossimi anni tutto il sistema di tassazione sulla casa

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