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Visco: l'instabilità
pesa sulla ripresa

''I recenti indicatori mostrano un graduale miglioramento'' dell'economia. Per il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ''il calo della produzione dovrebbe fermarsi nei prossimi mesi''.

"L'aggiustamento di bilancio e' stato indispensabile nei paesi economicamente più fragili, tra cui l'Italia, per evitare il rischio di perdere accesso al mercato, cosa che avrebbe fatto precipitare la crisi". Per il governatore Visco, "gli effetti negativi di breve periodo sull'economia erano il prezzo pagato per evitare conseguenze più serie".

Gli ''episodi illeciti'' che hanno colpito alcune banche italiane ''sono rilevanti ma circoscritti'', ha detto Visco parlando al Council of Councils Regional Conference organizzato dallo Iai.

Le prospettive dell'economia migliorano. Ma per il governatore di Bankitalia ''i rischi al ribasso di questo scenario sono accresciuti dalle preoccupazioni degli investitori per la possibile instabilità politica''.

La lunga recessione e la crisi dei debiti sovrano stanno pesando sulle banche italiane che avevano mostrato ''una buona capacità di resistenza'' e ''serie difficoltà principalmente colpiscono un pugno di istituti di medie e piccole dimensioni'', ha aggiunto Visco.

La Banca d'Italia non abbasserà l'azione di vigilanza sul sistema del credito e ''monitorerà da vicino l'attuazione delle misure correttive che verranno richieste alle banche'' convinta che ''i timori del mercato saranno calmati''. Per Visco secondo cui ''ogni mancanza di capitale che emergerà dovrà essere coperta attraverso appropriate azioni entro il perimetro delle decisioni delle banche e con il ricorso al mercato''.

"L'aggiustamento di bilancio e' stato indispensabile nei paesi economicamente più fragili, tra cui l'Italia, per evitare il rischio di perdere accesso al mercato, cosa che avrebbe fatto precipitare la crisi". Per il governatore Visco, "gli effetti negativi di breve periodo sull'economia erano il prezzo pagato per evitare conseguenze più serie".

Nel secondo trimestre del 2013 il Pil è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre 2012. Lo comunica l'Istat ricordando che nella stima preliminare diffusa il 6 agosto era stato rilevato un calo congiunturale dello 0,2% e tendenziale del 2%. Nel secondo trimestre la variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2013 è pari a -1,8%, dice l'Istat ricordando che è la variazione (crescita o calo) annuale che si otterrebbe con una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno.

La spesa delle famiglie sul territorio nazionale nel secondo trimestre 2013 ha registrato un calo in termini tendenziali del 3,2%, ha spiegato l'Istat con i dati sul Pil e specificando che gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 7,1%, gli acquisti di beni non durevoli del 3,3% e gli acquisiti di servizi dell'1,8%.

Nel secondo trimestre del 2013 il valore aggiunto ha registrato variazioni negative, congiunturali e tendenziali, in tutti i settori ma ''dopo diversi trimestri la caduta dell'industria è attenuata''. Lo riferiscono all'Istat spiegando che il calo congiunturale per l'industria è stato dello 0,1% e tendenziale del 2,5%. Per l'agricoltura calo congiunturale del 2,2% e tendenziale del 2,6%; per le costruzioni -0,9% e -6,9%; servizi -0,3% e -1,2%.

Nel secondo trimestre 2013 le importazioni sono diminuite, rispetto al trimestre precedente, dello 0,3%, mentre le esportazioni, sempre in termini congiunturali, sono aumentate dell'1,2%. Lo comunica l'Istat con i dati sul Pil.

Il secondo trimestre del 2013 è l'ottavo consecutivo in cui il Pil italiano segna un calo congiunturale, ovvero rispetto al trimestre precedente. La conferma arriva dalle tabelle dell'Istat nelle quali si ricorda che la serie negativa è cominciata nel terzo trimestre del 2011.

Tasso Btp sopra Bonos, prima volta da marzo 2012 - Il rendimento del Btp decennale sale al 4,47% mentre quello dei Bonos spagnoli scende al 4,45%. E' la prima volta da marzo 2012 che il tasso sul decennale del Tesoro è più alto di quello iberico. Lo spread Italia-Spagna è ora di circa 2 punto a favore di Madrid.

Buon avvio sulle borse europee nel complesso meglio intonate di Milano (+0,50%) dove ci sono realizzi su Fiat (-1,14%), all'indomani del rally su speculazioni legate a Chrysler, e vendite più decise su Industrial (-1,94%), Mps (-1,81%) alla vigilia del Cda e Telecom (-1,39%) sulle ipotesi di trattative su posizioni ancora distanti tra soci italiani di Telco e Telefonica. In luce invece Mediaset in attesa delle decisioni in giunta sulla decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore.

Tokyo chiude a +1,54%, euforia Olimpiadi ed economia - Nuova seduta positiva per la Borsa di Tokyo (+1,54%) che capitalizza l'euforia per l'assegnazione dei Giochi olimpici di Tokyo 2020 e gli altri segnali di ripresa dell'economia con il robusto rialzo del Pil di aprile-giugno. L'indice Nikkei, anche sulla spinta dei guadagni registrati da Wall Street, segna un progresso di 218,13 punti, a 14.423,36 e non lontano dai massimi intraday, mentre lo yen si mantiene debole. Il dollaro, infatti, passa di mano poco sotto quota 100, mentre l'euro si porta oltre 132, fino a quota 132,26.

Chiusura in rialzo per la borsa di Hong Kong, anche aiutato dai dati cinesi. L'indice Hang Seng ha terminato le contrattazioni a 22.976,65 punti, in rialzo di 226 punti pari a +0,99%. Migliore la chiusura di Shanghai, con il Composite a 2.237,98 punti, in rialzo di 25,47 punti pari a +1,15%. Oggi l'istituto nazionale di statistica cinese ha diffuso alcuni dati economici che mostrano una economia cinese in crescita. La produzione industriale a valore aggiunto ad agosto è aumentata al ritmo più veloce in 17 mesi, crescendo del 10,4% rispetto all'anno scorso, lo 0,7% rispetto a luglio. Aumentano anche le vendite ad agosto, fissate al 13,4% rispetto al 13.2% di luglio. Aumentano anche gli investimenti a capitale fisso, al 20,3% nei primi otto mesi dell'anno in aumento dello 0,2% rispetto ai primi sette mesi.

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