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Presi i beni ai “tutori”
dei mafiosi in carcere

Gli accertamenti di natura economico patrimoniale nei confronti di Francesco Aliberti, Antonino Mazzeo, Giuseppe Antonio Treccarichi e del figlio Salvatore, effettuati dopo gli arresti del 10 luglio scorso nell’ambito della “Go - tha 4”, hanno consentito di individuare un totale di sei imprese con il relativo patrimonio aziendale, diversi terreni, numerose auto e moto, due imbarcazioni da diporto e conti correnti bancari per un valore complessivo stimato in circa 4 milioni di euro.

Al nuovo reggente della famiglia mafiosa dei "Barcellonesi" Francesco Aliberti i carabinieri hanno sequestrato, tra i beni nella sua disponibilità, le imprese “Nuova F.A.B.”, ubicata in via del Mare e intestata al congiunto Sebastiano Aliberti, e “New Simet”, intestata alla figlia Sara Aliberti, situata nell’originario nucleo dell'area artigianale di contrada Sant'Andrea in via dei Fabbri. Sequestrato anche un immobile a Barcellona, 9 veicoli e conti correnti.

Il barcellonese Antonino Mazzeo ha subito invece il sequestro di un’azienda di trasporti con sede in Terme Vigliatore, la “Trasport Line - società cooperativa”; sotto i sigilli anche un immobile a Terme, tre veicoli, tra i quali spicca una Ferrari 360 Modena e due imbarcazioni.

A Giuseppe Antonio Treccarichi originario di Cesarò e residente a Rometta, l’omonima impresa individuale di movimento terra intestata al figlio Salvatore Treccarichi, con sede legale a Pace del Mela; e parte delle quote acquisite relative alla società “M.G.M. s.r.l.”, di proprietà del Alfio Buemi originario di San Marco di Novara e residente a Terme Vigliatore.

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