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"Mamma ti voglio
bene, addio"

"Mamma ti voglio bene, addio": e' il testo di un sms che il tredicenne di Fabriano ha inviato alla madre prima di puntarsi la pistola alla tempia e uccidersi. Un drammatico particolare che orienta ancor più le indagini dei carabinieri verso l'ipotesi del suicidio. I militari sono stati oggi nella scuola frequentata dal ragazzo per sentire gli insegnanti e chiedere di poter vedere gli ultimi temi scritti da lui. Non vi sarebbero elementi per pensare che il ragazzino fosse turbato per qualcosa. (ANSA).

E' un mistero il motivo che ha spinto un tredicenne di Fabriano, figlio di imprenditori molto conosciuti in città, a puntarsi alla tempia una pistola regolarmente detenuta dal padre e chiusa a chiave in cassaforte e a fare fuoco. I carabinieri, che conducono le indagini su questa delicata vicenda, non hanno infatti dubbi che si tratti di un atto volontario: suicidio o un gioco finito in modo tragico, questo resta da vedere. Il ragazzino, che aveva buoni voti a scuola e rapporti sereni in famiglia, viene descritto come un adolescente solare, estroverso, con molti amici. Nessun litigio a casa, nessun atto di bullismo di cui potrebbe essere stato vittima sono sullo sfondo di questo caso che appare dunque inspiegabile. E a dire che "non c'è una spiegazione logica" sono anche gli investigatori, che tuttavia continuano a cercare un possibile movente. Il ragazzo era da solo a casa quando ha deciso di andare a prendere la pistola dopo aver trovato la chiave della cassaforte, e che non ci fosse qualcun altro sembra ormai assodato. L'arma era carica, ma non è da escludere che il tredicenne non se ne sia reso conto e che magari abbia voluto scherzare con la pistola compiendo quel gesto fatale. L'altra ipotesi è appunto quella del suicidio, ma se il ragazzo era turbato per qualche motivo non lo aveva mai dato a vedere.

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