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Sardegna, polemiche
per l'allerta maltempo

Prosegue senza sosta, a Olbia, il lavoro dei soccorritori, nel tentativo di restituire fiducia alla popolazione. Si aiuta la gente a sgomberare le case ed a svuotare le cantine. In tutto sono 150 i volontari attivi in città, mentre i giovani delle scuole si sono disseminati in giro tra le zone più colpite, per portare il loro aiuto. Inoltre è stato individuato un centro di stoccaggio per il deposito del mobilio e degli elettrodomestici messi fuori uso dagli allagamenti, che sono stati riversati in strada, ed è stato attivato un servizio di rimozione dei cumuli, con l'intento di cercare di tornare al più presto possibile alla normalità.

Lentamente le persone sfollate a causa della violenta ondata di maltempo che ha investito la Sardegna, provocando 16 morti, stanno rientrando a casa. La conferma arriva dai dati aggiornati della Protezione Civile regionale. In particolare 1.182 persone che sono state costrette a lasciare l'abitazione sono ora "autonome" e hanno chiesto ospitalità ad amici e parenti. A Olbia attualmente sono ancora assistite 131 persone, 40 a Uras, 60 a Solarussa, 25 a Terralba, mentre altre due persone sfollate a Torpè si trovano ora in una residenza sanitaria assistenziale. In totale attualmente gli sfollati sono 1.440

E' trascorsa senza particolari problemi la notte nelle zone colpite dall'alluvione. Le squadre dei vigili del fuoco, i militari del Genio e gli altri soccorritori hanno lavorato per tutta la notte, soprattutto alla periferia di Olbia e nelle zone del Nuorese e della provincia di Oristano, più colpite dal maltempo, per prosciugare l'acqua annidatasi in scantinati, garage e sottopassi. A Olbia i vigili del fuoco hanno messo in salvo un'anziana rimasta bloccata nella propria abitazione a Putzolu, che necessitava di assistenza ospedaliera. Ancora nessuna traccia, invece, dell'agricoltore di Bitti, che risulta da ieri scomparso a Onanì. A Olbia, invece, prosegue l'assistenza alla popolazione che ha avuto le case danneggiate dall'alluvione: complessivamente sono circa 120 le persone assistite dal sistema di Protezione civile nel capoluogo della Gallura, mentre un centinaio nella provincia di Nuoro.

E Franco Gabrielli, capo della protezione civile,  torna sul presunto mancato preavviso riguardo all'alluvione in Sardegna: "Basta - dice -con le polemiche pretestuose.  La Protezione civile ha diffuso l'allerta meteo 12 ore prima delle precipitazioni e lo ha trasmesso alle prefetture e alla regione, che a sua volta deve allertare i comuni. Chiedete a questi enti cosa hanno fatto".

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