Dall’inizio dell’anno ad oggi, le pattuglie della polizia provinciale di Cosenza hanno effettuato più di trecento controlli nei confronti di coloro che esercitavano la pesca, sanzionandone circa settanta per illeciti legati all’attività alieutica. La provincia di Cosenza si sa è una meta molto ambita per chi esercita la pesca, grazie alla peculiare conformazione orografica del suo territorio, formata da un fitto reticolato di torrenti che confluisce nei principali fiumi quali il Crati, il Savuto, il Neto, l’Esaro e il Lao, nonché dai numerosi bacini artificiali, tra i quali quelli della Sila, tra i più grandi della regione. Le attività illegali riscontrate più frequentemente: pesca senza la prescritta licenza o con licenza scaduta, dimenticanza dei documenti di pesca, pesca ad una distanza inferiore ai
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