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Gestiva spaccio di
droga nei Nebrodi,
Finisce in manette
“u prufissuri”

 In carcere è finito il 58enne di Tortorici Salvatore Conti Taguali, imprenditore agricolo, conosciuto negli ambienti della malavita con l’appellativo di “u prufissuri”. Secondo gli inquirenti era lui a gestire l’approvvigionamento di droga nella provincia catanese ed il successivo mercato sulle piazze dei Nebrodi. Altre due persone sono state, invece, condotte agli arresti domiciliari poiché individuate come figure organiche all’interno della rete dello spaccio. Si tratta di Simone Costanzo, 32 enne residente ad Adrano, in provincia di Catania, l’uomo di riferimento per i rifornimenti di stupefacenti nel Catanese e Giuseppe Costanzo, 33anni, di Torrenova. A quest’ultimo gli inquirenti hanno riconosciuto ruoli operativi nei collegamenti con i piccoli spacciatori della zona tirrenico nebroidea oltreché la cura delle operazioni di smistamento della droga stessa. Il reato contestato per tutti è quello di spaccio continuato di sostanza stupefacente del tipo cannabis indica. Nell’inchiesta sono finite altre dodici persone. Per quattro di queste, al cui carico sono stati riconosciuti alcuni episodi di spaccio sul territorio, il gip ha disposto due misure cautelari dell’obbligo di dimora e due dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre altre otto persone sono state denunciate a piede libero per i medesimi reati. Tutte le persone coinvolte sono residenti nella zona nebroidea tra Capo d’Orlando, Torrenova e San Marco d’Alunzio. L’operazione “Quattro canti”prende il nome proprio dal crocevia principale del centro di Torrenova ritenuto punto di incontro preferenziale tra gli spacciatori e i clienti.  

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