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"In carcere sapevano
che è un assassino"

Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell'ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano, il serial killer non rientrato nel carcere di Genova dopo un permesso premio. 

Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, riferendo alla Camera sulla vicenda. "Dico questo - ha sottolineato il ministro - per sgombrare il campo dagli equivoci sorti dopo le prime dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi che sembrava sostenere che il carcere non aveva conoscenza della storia criminale del detenuto, cosa smentita dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza". 

Il giudice di sorveglianza "ha concesso il permesso sulla base di tutti gli elementi di conoscenza che erano necessari al fine di adottare quella delicata decisione, stando alle risultanze sin ad ora acquisite". "Non è da un singolo episodio che si possono trarre conclusioni affrettate ed emotive su istituti irrinunciabili per l'attuazione del principio costituzionale della rieducazione della pena", ha affermato il Guardasigilli.

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