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Preso il serial killer
Era in Francia

Il serial killer Bartolomeo Gagliano, evaso dopo un permesso premio, è stato catturato a Mentone, in Francia. Lo ha riferito il ministro Cancellier, accompagnando con un "Evviva, evviva" la notizia. L'uomo è stato catturato a Mentone, subito dopo il confine con la Francia,  dopo un appostamento. Uomini della gendarmerie hanno individuato in un parcheggio l'auto con cui il serial killer era fuggito targa e hanno atteso il ritorno per bloccarlo. Nell'albergo dove alloggiava ritrovata la pistola.

Si profila un trasferimento per il direttore del carcere di Genova Marassi Salvatore Mazzeo per le dichiarazioni rilasciate all'indomani dell'evasione del serial killer Bartolomeo Gagliano. Secondo quanto apprende l'ANSA, a breve sarà disposto il suo spostamento presso il Provveditorato regionale per la Liguria dell'Amministrazione Penitenziaria. La misura non è legata all'iter di concessione del permesso premio, per il quale anche il direttore del carcere fornisce un parere informato al magistrato di sorveglianza, ma alle dichiarazioni fatte da Mazzeo dopo l'evasione due giorni fa, il 18 dicembre. "Non sapevamo che avesse quei precedenti penali" per diversi omicidi, "stando agli atti per noi era solo un rapinatore", dichiarò Mazzeo. Oggi lo stesso ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ha invece spiegato che, nella sua informativa alla Camera, "in carcere tutti erano a conoscenza del percorso di Galliano".

"Bartolomeo Gagliano - ha detto ha detto il suo legale  - mi ha telefonato oggi a mezzogiorno che si voleva costituire. E invece l'hanno catturato prima. 'Sono dispiaciuto per aver tradito la fiducia della dottoressa Verrina e del dottor Mazzeo' sono state le prime parole del fuggitivo".

"L' importante è che sia finito tutto bene e che non abbia fatto del male a nessuno" ha detto Andrea Gagliano, nipote di Bartolomeo. "Ero davvero preoccupato anch'io per mio zio. Ci eravamo salutati lunedì sera alle 22. Martedì mattina all'alba abbiamo saputo che era andato via. Siamo sollevati perchè non ha fatto male a nessuno ed è stato preso prima che potesse accadere qualcosa di grave. D'altra parte sapevamo che prima o poi sarebbe stato preso", ha continuato Andrea. E sul futuro giudiziario dello zio: "La legge purtroppo parla chiaro con questo tipo di reati certamente non c'è da farsi illusione sull'immediato futuro. Ma per noi è già una consolazione quella di sapere che in questo lasso di tempo in cui lui è evaso non ci sono stati altri strascichi". Soddisfazione anche da parte degli abitanti di via Crispi dove abitano la mamma Giuseppina Gagliano. L'anziana madre lo aveva visto lunedì. "Io non so dove possa essere mio figlio", aveva detto la donna

 Stamani il ministro Cancellieri ha riferito alla Camera sull'accaduto: "Il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell'ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano. Dico questo - ha sottolineato il ministro - per sgombrare il campo dagli equivoci sorti dopo le prime dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi che sembrava sostenere che il carcere non aveva conoscenza della storia criminale del detenuto, cosa smentita dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza". Il giudice di sorveglianza "ha concesso il permesso sulla base di tutti gli elementi di conoscenza che erano necessari al fine di adottare quella delicata decisione, stando alle risultanze sin ad ora acquisite".

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