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Roccalumera, bruciati i
bollettini della Tares

 «La gente è esasperata, non ha più i soldi per mangiare. Non ha più i soldi per pagare le tasse. Siamo in ginocchio. Lo vogliono capire o no i politici e gli amministratori comunali?». È stato questo il grido di dolore e di disperazione di Santino Metauro, uno degli organizzatori della marcia di protesta in piazza Municipio, quando ha preso il microfono per dire ai presenti che si trattava di un’azione pacifica e quindi non rivolta contro il sindaco o gli amministratori comunali. Ma mentre lui parlava, ai margini della piazza, si radunavano i carabinieri in tenuta antisommossa, guidati dal luogotenente Santo Arcidiacono, proprio per evitare possibili scontri tra opposte fazioni. Lo scopo della manifestazione, battezzata “Noi non ci sTares” è stato quello di far capire agli amministratori comunali (presenti in piazza solo i consiglieri di opposizione, con in testa il capogruppo Rita Corrini) che le famiglie ed i commercianti di Roccalumera non hanno più le somme necessarie per pagare le bollette della spazzatura e per protesta hanno preso le cartelle di pagamento, che sono state loro notificate un paio di settimane addietro, e le hanno bruciate. Al centro di piazza Municipio è stato sistemato, dagli organizzatori, un piccolo bidone ed ognuno dei contestatori ha buttato dentro la propria cartella. Ne è venuto fuori un falò, che ha un po’ riscaldato i partecipanti.

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