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Renzi cerca consensi
sul doppio turno di coalizione

Doppio turno di coalizione. E' la novità del Pd sulla legge elettorale che Renzi proporrà nel pomeriggio alla Direzione del partito. Se nessuna coalizione ottiene il 35%, le prime due andranno al ballottaggio per il premio del 15%. 'Invito gli esperti a leggere le carte prima di commentare', avverte il segretario che va poi al Viminale per incontrare Alfano. Si' al doppio turno da Quagliariello: 'Assicurerebbe governabilità e democraticità'. Resta il nodo del diritto di scelta degli elettori. La minoranza del Pd è per le preferenze. Sc e Popolari chiedono un vertice di maggioranza. Grillo attacca: 'Renzi è uno
showman, se ne frega del Paese', col Cav un 'Pregiudicatellum'.

Doppio turno di coalizione. Sarebbe questa - secondo quanto anticipa 'Repubblica' e confermato in ambienti Pd - la novità del testo di legge elettorale che Matteo Renzi proporrà alla direzione del Pd. Se nessuna coalizione ottiene il 35% le prime due vanno al ballottaggio per il premio. Se nessuno ottiene il 35%, dunque, le due coalizioni che hanno più voti vanno al ballottaggio 15 giorni dopo le elezioni per contendersi il premio del 15%. Un modo per evitare - si spiega - il ritorno delle larghe intese. Resterebbero - sempre secondo quanto viene anticipato - le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell'8% per le forze che si presentano da sole.

Per una ripartenza dell'esecutivo, "secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Così il vicepremier Angelino Alfano a Radio24. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del "presidente del Consiglio, d'accordo con il presidente della Repubblica". "Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo".

E' in corso al Viminale l'incontro tra Matteo Renzi e Angelino Alfano sulla bozza di legge elettorale che il segretario presenterà alle 16 alla Direzione del Pd. L'incontro era stato anticipato questa mattina dallo stesso Alfano.

Per il via libera alla legge elettorale, "dobbiamo vedere rispetto alle nostre 4 richieste quante vanno in porto", ha spiegato Alfano a proposito della trattativa in corso sulla legge elettorale. "Dobbiamo ottenere almeno tre su quattro condizioni", spiega: "Indicazione del candidato premier della coalizione, premio di maggioranza alla coalizione, no a un Parlamento di nominati, soglie di sbarramento vere e non finte".

A proposito dell'accordo tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, "hanno tentato di soffocarci nella culla, di ucciderci col sistema spagnolo. E non possono pretendere che facciamo finta di non averlo capito. Il tentativo di soffocarci non l'abbiamo scambiato con una carezza o un bacetto", ha detto Alfano.

Con l'incontro nella sede del Pd tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è archiviata la stagione dell'antiberlusconismo e della via giudiziaria per sconfiggere il Cavaliere? "Lo abbiamo sperato tante volte, ma non mi sentirei di scommetterci. Del resto Renzi è stato quello che ha detto 'game over' dopo la decadenza giudiziaria di Berlusconi". Così il leader del Nuovo centrodestra.

Dopo l'incontro con Renzi, Berlusconi "non l'ho sentito, l'ho sentito l'ultima volta per gli auguri di buon anno". Così Angelino Alfano a Radio24. "La rottura con Berlusconi è stata vera", ribadisce il leader di Ncd. Che dice di non essere pentito: "Perché dovrei? La nostra start up è di successo. Abbiamo la collocazione come quarta forza politica e saliremo presto sul podio". Dunque, assicura, il ritorno con il Cavaliere "non è nell'ordine naturale delle cose".

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