Riutilizzare l’olio esausto domestico per ridurre del 30% in meno l’immissione di CO2 nell’aria; per evitare danni ai sistemi di depurazione comunali contribuendo, quindi, a ridurre, l’inquinamento a mare; per ottenere vantaggi economici sia dall’utilizzo locale di un combustibile pulito e senza residui (il biodiesel), sia dalla filiera corta garantita all’intero processo sperimentale di trasformazione. Dalle famiglie alla raccolta, dalla trasformazione all’utilizzo finale del prodotto: tutto avviene, infatti, nello stesso territorio. A Castrovillari parte sperimentazione con il progetto RECOIL, ideato dall’Agenzia per l’Energia e lo sviluppo sostenibile della Provincia di Cosenza (ALESSCO), assieme a diversi partner internazionali, finanziato sul Programma Europeo IEE e che ha nell’importante comunità del Pollino insieme al comune di Castrolibero il suo primo centro pilota. “L’obiettivo del progetto – dichiara l’assessore provinciale all’energia Biagio Diana– è quello di riuscire a raccogliere 2500 LITRI di olio esausto al mese. La lotta all’inquinamento ed allo spreco di risorse e l’abbattimento progressivo di costi economici e danni all’ambiente è – conclude Diana – una pratica di civiltà quotidiana che deve partire necessariamente dal basso, attraverso, così come abbiamo intenzione di fare nelle prossime settimane, il coinvolgimento dell’associazionismo e soprattutto del mondo della scuola”. La raccolta avviene due volte al mese.