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Dalla Sicilia una nave
carica di amianto

Il materiale proviene dalla Sicilia ma si tratterebbe di "circa 5.000 tonnellate di terreno contenente piccoli frammenti di eternit, derivante da un intervento di bonifica ambientale e trattato (a tutto vantaggio di sicurezza) alla stregua dei manufatti in cemento-amianto veri e propri, ovvero incapsulato in sacchi ermetici ("bigbags")".

 E' quanto precisa in una nota la ditta 'Rei srl', che gestisce un impianto di smaltimento di rifiuti tra i comuni salentini di Nardò e Galatone, in contrada Vignali, riferendosi alla nave con un carico di amianto che potrebbe approdare nel porto di Gallipoli (Lecce) e il cui eventuale arrivo ha suscitato proteste da parti di partiti e movimenti locali. Nella nota la ditta precisa che è stata avviata per ora una "procedura informativa", e che pertanto "non vi è a tutt'oggi nulla di definito e di deciso". La 'Rei srl' sottolinea poi che il bacino prioritario della discarica "è sempre stato e resterà il territorio pugliese e salentino in particolare", ma che, trattandosi di rifiuti speciali, la legge non vieta il conferimento di merce anche provenienti da regioni limitrofe. La ditta specifica inoltre di aver ricevuto una richiesta di disponibilità a smaltire questo tipo di rifiuti da parte della ditta incaricata della bonifica e di aver depositato presso un'agenzia marittima l'istanza per ottenere pareri e autorizzazioni necessari per il trasporto con nave e l'approdo a Gallipoli.

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