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Raid dell'esercito
fa strage di bambini

Almeno 46 civili, tra i quali 13 bambini, sono stati uccisi nel corso di raid con elicotteri dell'esercito del presidente Bashar al Assad contro la città di Aleppo. Lo ha reso noto il direttore dell'Osservatorio siriano dei diritti umani Arami Andel Rahmane. Tra i morti, oltre ai 13 bambini, ci sono anche cinque donne. Sui quartieri orientali di Aleppo, controllati dai ribelli, sono stati lanciati - secondo il direttore dell'Osservatorio - barili riempiti di Tnt. L'Unione europea, gli Stati Uniti e la Lega Araba hanno condannato l'uso di queste armi che Human Right Watch ha definito "illegali".

Attivisti, 6.000 morti solo nell'ultimo mese -
In Siria seimila persone sono morte solo nell'ultimo mese: è quanto emerge dal nuovo bilancio delle vittime delle violenze nel Paese diffuso dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che stima il totale in quasi tre anni di guerra civile. Secondo il precedente bilancio - come quello odierno non verificabile in modo indipendente - le vittime delle violenze siriane dal marzo 2011 al dicembre scorso erano circa 130 mila. Il bilancio attuale è di 136 mila uccisi, di cui 48 mila civiili e tra questi ultimi si contano circa 7.300 minori. Le vittime non identificate sono 2.824. Secondo l'Ondus - piattaforma che dal 2007 monitora le violazioni commesse in Siria e che si avvale di una rete di attivisti e ricercatori sul terreno - sono circa 31 mila i miliziani morti del variegato fronte delle opposizioni e tra questi circa ottomila sono estremisti islamici. Nelle file del regime si contano invece - ma si tratta di stime approssimative a causa dell'assenza di bollettini ufficiali in tal senso - oltre 53 mila uccisi. I miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah, intervenuto a fianco del regime di Damasco, sono 271. A questi si aggiungono 338 altri miliziani sciiti di altri Paesi

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