L’Assemblea regionale siciliana ha approvato la legge-voto per la nascita di due casinò in Sicilia, a Taormina e a Palermo. La norma dovrà ora andare a Roma per il via libera definitivo. Il testo a quanto pare non dovrebbe passare al vaglio del Parlamento nazionale. L’ipotesi accreditata e che si possa seguire un iter diverso: approdo in conferenza Stato- Regione e poi direttamente decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Il ddl-voto è passato a maggioranza, col voto contrario dei 12 deputati 5stelle e con 4 astenuti. L’Aula ha respinto un emendamento per consentire una casa da gioco anche a Trapani. «Due casinò nell’isola possono essere un importante volano di crescita turistica e di sviluppo – dice Lino Leanza, primo firmatario della proposta di legge – e rappresentano una forma di risarcimento per le tante discriminazioni subite dalla nostra isola. Mi auguro che anche a livello nazionale i deputati eletti in Sicilia mostrino coesione analoga a quella che è contraddistinto il parlamento siciliano». In Aula intanto va avanti adagio la riforma delle Province all’insegna di polemiche e colpi di scena. L’opposizione ha ottenuto il rinvio a oggi della discussione.
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