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Timoshenko libera
"la dittatura è caduta"

Crolla il regime in Ucraina. O almeno questo è quello che sperano le migliaia di persone che si sono riunite stasera in piazza Maidan, da tre mesi cuore della protesta antigovernativa a Kiev. Viktor Ianukovich sembra aver perso ogni potere: il presidente aspirante dittatore che ha tentato di soffocare con la violenza prima le proteste pacifiche e poi una rivolta che pacifica non era più, è fuggito nella russofona Ucraina orientale, dove ha ancora un po' di seguito. Ma anche lì adesso non sono in pochi a contestarlo e, secondo alcuni media, avrebbe addirittura tentato la fuga in Russia cercando di imbarcarsi su un aereo a Donetsk, ma sarebbe stato fermato dalle guardie di frontiera. Le cose non potrebbero invece andare meglio per la sua acerrima nemica, Iulia Timoshenko, che dopo quasi tre anni è di nuovo libera ("La dittature è caduta", sono state le sue prime parole) ed è già tornata a Kiev, accolta dal tripudio della piazza. Non solo, l'ex 'pasionaria' della Rivoluzione arancione dal controverso passato di principessa del gas è di nuovo pronta a tornare in politica in grande spolvero. E probabilmente si candiderà anche alle presidenziali che il parlamento ha deciso proprio oggi di anticipare al 25 maggio (il mandato di Ianukovich sarebbe scaduto nel marzo del prossimo anno) sfruttando al massimo la sua immagine di vittima della giustizia selettiva del "regime" dell'ormai ex presidente. Per adesso il suo braccio destro, l'ex capo dei servizi segreti Oleksandr Turcinov, è già stato eletto presidente del parlamento e ricopre momentaneamente anche la funzione di capo del governo; e un altro suo fedelissimo, Arsen Avakov, è stato fatto ministro dell'Interno. Tutto per opera di un parlamento che ha di fatto una nuova maggioranza perché il partito delle Regioni di Ianukovich si sta sgretolando e decine di deputati hanno già abbandonato il gruppo parlamentare. Questo "nuovo" organo legislativo, rinnovato senza bisogno di nuove elezioni, ha votato anche un impeachment contro Ianukovich per crimini contro l'umanità, facendolo decadere dal suo ruolo istituzionale. Da Kharkiv, Ianukovich ha gridato al "colpo di stato", definendo "illegittimo" il parlamento di Kiev. In un'intervista tv registrata ha paragonato la situazione in Ucraina a quella della "Germania nel 1933", quando i nazisti arrivarono al potere. L'ormai ex presidente ha inoltre definito i dimostranti di Kiev "banditi e vandali" e ha sottolineato di essere un presidente legittimamente eletto e di non avere alcuna intenzione di dimettersi. E più o meno sulla stessa lunghezza d'onda sono state anche le dichiarazioni dei politici dell'Ucraina orientale e meridionale riunitisi anche loro a Kharkiv. Gli insorti oggi hanno preso il controllo della zona dei palazzi del potere, e hanno anche fatto irruzione nella lussuosa villa di Ianukovich a Mezhighiria, a 20 chilometri da Kiev: una villa faraonica, con un parco di 140 ettari, allevamenti di pecore, maiali e struzzi, una sorta di 'museo' con decine di auto d'epoca e moto, hovercraft e motoscafi 'parcheggiati' in garage e un campo da golf in cui oggi si sono divertiti gli antigovernativi. Ma - stando all'opposizione - nella villa sarebbero stati trovati anche dei documenti di cui Ianukovich avrebbe tentato di liberarsi in fretta e furia gettandoli in un canale, tra cui liste dei suoi nemici con nomi e foto: manifestanti, politici e giornalisti. Preoccupatissima dalla prospettiva di vedersi sfilare l'Ucraina dalla sua zona d'influenza (la Russia ha una importantissima base navale a Sebastopoli, nella russofona Crimea), Mosca alza la voce: "L'opposizione ucraina - ha tuonato il ministero degli Esteri russo - non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi, ma avanza nuove richieste piegandosi a estremisti armati le cui azioni costituiscono una minaccia diretta alla sovranità della Ucraina". Ianukovich ha tentato corrompere guardie frontiera - Il presidente ucraino Viktor Ianukovich ha tentato in serata di corrompere alcune guardie di frontiera a Donetsk, nell'est del paese, per ottenere l'autorizzazione di far decollare il suo aereo. Lo ha detto alla France Presse un portavoce delle stesse guardie. Ianukovich è stato di fatto destituito dal parlamento oggi, che ha indetto elezioni presidenziali anticipate per il 25 maggio. Il presidente ha lasciato Kiev per Kharkiv, dove ha rilasciato una intervista tv, ma si ignora dove si sia recato in seguito. ''Un aereo privato, che doveva decollare dall'aeroporto di Donetsk, non aveva tutte le autorizzazioni in regola. Quando i responsabili sono arrivati per controllare i documenti, sono stati accolti da uomini armati che hanno proposto loro una somma di denaro per poter decollare senza autorizzazione'', ha detto il portavoce, Sergiy Astahov, precisando che l'offerta è stata rifiutata. ''Poco dopo - ha aggiunto - due mezzi blindati si sono fermati vicino all'aereo, il presidente è uscito e ha lasciato l'aeroporto''. Secondo il nuovo presidente del Parlamento, Oleksandr Turcinov, Ianukovich stava tentando di fuggire in Russia.

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