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Due giovani “eroi”
marocchini salvano
papà e figlioletto

   Il giorno dopo il terribile rogo che ha devastato l’ appartamento nel centro storico di Lipari, dove si è corso il rischio di veder consumare una tragedia, arrivano le prime determinazioni degli organismi competenti sull’ intero edificio ubicato in via Aricò. Si apprendono, inoltre, tutta una serie di particolari, inerenti ai momenti cruciali dell’accaduto, che mettono in risalto gesti di una certa rilevanza sociale. Il sopralluogo di ieri mattina, compiuto dal geometra Placido Sulfaro (responsabile della Protezione civile comunale), dai vigili del fuoco del distaccamento di Lipari e dai tecnici di parte, ingegnere Giuseppe Vassallo e geometra Bartolo Natoli, ha evidenziato come nell’immobile, a seguito dell’incendio, vi siano un appartamento inagibile (quello interessato direttamente dalle fiamme), due parzialmente inagibili ed un altro che ha riportato danni alle storiche volte con affreschi. Nulla, invece, trapela per quanto riguarda la causa che ha scatenato le fiamme. L’ipotesi più accreditata (ma non dalle fonti ufficiali) è quella del corto circuito.

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