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Accordo sui collegi ma
non sulle quote rosa

Riprende in Aula alla Camera l'esame degli emendamenti alla legge elettorale. Nella pausa chiesta in mattinata dal relatore, Francesco Paolo Sisto, si è trovato l'accordo sui collegi che non potranno essere più di 120. Il governo invece dovrebbe rimettersi all'Aula sulle quote rosa. Il tema è ancora in stand-by e non è stato affrontato dal Comitato dei Nove. L'Italicum dovrebbe essere approvata oggi. Restano ancora da votare oltre ottanta emendamenti, e ci sono a disposizione otto ore di lavoro.

Tra nodi anche il Salva-Lega - "Abbiamo da fare alcuni approfondimenti da svolgere nell'ambito del Comitato dei 9. Anche il governo ha rappresentato l'esigenza di approfondimenti. La legge elettorale vogliamo che vada avanti a tutti i costi e per questo serve una certa flessibilità sui tempi per consentire gli approfondimenti", ha spiegato Sisto (Fi). "Ci sono ancora dei punti aperti, cioè non votati. Tra questi la delega per le tabella dei collegi (su cui poi si è trovata l'intesa, ndr), le multicandidature e il Salva-Lega. Si sta lavorando a emendamenti che consentano di raggiungere un'intesa".

Deputate in bianco per le quote rosa - Tante le deputate in bianco nell'Aula della Camera. Sono state diverse le parlamentari che hanno raccolto l'appello lanciato da Laura Ravetto di Fi ad indossare qualcosa di bianco per sostenere la parità di genere. Tra loro, Alessandra Moretti e diverse colleghe del Pd ma anche Nunzia De Girolamo di Ncd e Michela Brambilla di Fi. E anche il leghista Gianluca Buonanno sfoggia in Aula una mise bianca. Il deputato del Carroccio, non nuovo a provocazioni nell'emiciclo, indossa una giacca bianca, lo stesso colore degli indumenti che diverse deputate del Pd e del centrodestra.

Per Fi quote rosa incostituzionali - Forza Italia dice no alle quote rosa perché "sarebbe una norma con problemi di incostituzionalità evidenti", ha detto Sisto (Fi), relatore alla riforma del sistema di voto, parlando delle misure sulle quote di genere. A supportare la tesi dell'incostituzionalità dell'introduzione delle quote rose nel provvedimento all'esame del Parlamento vi sono anche alcune sentenze della Corte costituzionale. "Le leggi - dice Sisto - non si fanno su spinta emotiva, sulla base di pressioni anche garbate ma insistenti. E le politiche culturali - aggiunge - non si fanno con le norme. Inoltre, se si introducessero le quote rosa in questo testo avremmo un problema meritocratico nonché quello che si porrebbe qualora vi fosse un partito caratterizzato da un genere". A chi poi gli sottolinea come però per altri sistemi di voto la parità di genere sia prevista, Sisto replica: "In quel caso ci sono le preferenze e immagino - conclude - che se noi avessimo avuto le preferenze il problema non si sarebbe neanche posto".

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