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Bronchi ottenuti
da stampante 3D

Grazie a una stampante 3D, che ha prodotto dei 'bronchi sintetici', i medici dell'università del Michigan hanno salvato la vita a un bambino affetto da una malattia che provoca l'ostruzione delle vie aeree. Il caso, spiega il comunicato dell'università statunitense, è il secondo in pochi mesi, ma potrebbe dar vita a una terapia standardizzata. 

Garrett Peterson, questo il nome del piccolo, soffre di una grave forma di tracheobroncomalacia, una patologia che provoca l''ammorbidimento' di trachea e bronchi e la riduzione di questi ultimi a due fessure molto piccole e suscettibili di chiusura senza una ventilazione meccanica. 

Dopo 18 mesi passati in ospedale e grazie a un articolo su un giornale su un altro caso simile risalente allo scorso maggio il padre del bimbo ha contattato l'ospedale. Dopo aver ottenuto il via libera dell'Fda per la procedura i medici hanno effettuato uno scan delle vie aeree del piccolo, producendo poi due 'bronchi sintetici' con la stampante e impiantandoli lo scorso 31 gennaio. Il materiale usato, spiegano gli esperti, dovrebbe riassorbirsi in due o tre anni, il tempo necessario per la trachea per tornare normale.

"Questa malattia mi ha frustrato per anni, e ho visto molti bambini morire - spiega Glenn Green, uno degli autori dell'intervento - vedere il dispositivo funzionare per due volte aumenta le speranze anche per tutti gli altri piccoli pazienti".

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