Era un uomo grande e grosso, ma dal cuore gentile e dal sorriso facile. Inconfondibile accento palermitano, si vantava spesso di essere parente del grande Joe Di Maggio, il mitico giocatore di baseball statunitense. E nessuno ha mai capito realmente se scherzasse o dicesse la verità. Questo era Guglielmo Di Maggio, un uomo mite e dalla battuta sempre pronta. A Patti lo conoscevano in tanti: qui aveva messo su famiglia sposando Nunzia Natoli, dalla quale aveva avuto due splendidi figli, Anna e Antonino. I due coniugi erano titolari della macelleria “I capricci della carne”: una modesta attività travolta, come tante, dalla crisi. Poi la svolta grazie ad un’offerta di lavoro a Partinico, lontano da casa ma con la sicurezza di poter garantire un futuro ai due bambini. Purtroppo, però, la speranza di ricominciare si è infranta definitivamente in un tiepido pomeriggio primaverile, sabato, quando la station wagon su cui viaggiava la famiglia, diretta a Palermo per il weekend, si è schiantata contro l’a u t o c o mpattatore fermo di traverso all’interno della galleria “Battaglia”, tra Castelbuono e Cefalù.