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Bimbo muore strozzato
mentre imita Spiderman

Guardava la televisione. Ipnotizzato dalle gesta del suo eroe preferito. E mentre sullo schermo scorrevano le immagini dei cartoni animati dell'Uomo ragno lui, un bambino di tre anni, P. A., ha forse tentato di imitare le gesta del personaggio televisivo. Si è stretto una corda della tenda intorno al collo e ha tentato di saltare. Un gesto che gli è stato fatale: è arrivato morto questa sera al pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia di Palermo. A trasportarlo sono stati i genitori. E' deceduto dopo essere rimasto soffocato. Abitava con la famiglia in via Pandora 4 a Partanna Mondello. In ospedale sono arrivati carabinieri e polizia. A trovare in casa il bambino è stato il nonno che ha prestato le prime cure al nipote. Il bimbo sarebbe sfuggito al controllo, ha raccontato, mentre stava vedendo la televisione. "Stava assistendo a un film di Spiderman", hanno raccontato i genitori ai militari. I rilievi compiuti dalla scientifica dei carabinieri hanno avvalorato l'ipotesi dell'incidente. Nella stanza è stata esaminata la cordicella con la quale il bambino è rimasto soffocato. I genitori sconvolti hanno raccontato tra le lacrime agli investigatori che il loro figlio era davanti la televisione. Poi improvvisamente non lo hanno sentito più ridere e sono accorsi per vedere cosa fosse successo. E si sono trovati di fronte alla macabra scena. Hanno tentato di rianimarlo. Poi la corsa in ospedale. Ma per il bambino non c'era più nulla da fare. Ammonisce Santa Raspanti, psichiatra dell'Asp 6: "Non ci siamo ancora resi conto della potenza della multimedialità che è ormai assolutamente considerata la realtà nella quale tutte le emozioni vengono vissute e mediate soprattutto nella mente dei bambini e dei giovani che fanno fatica a distinguere la realtà dell'immaginario". "E' fondamentale la mediazione della figura adulta nella fruizione degli strumenti televisivi - aggiunge - e del computer per sottolineare continuamente la differenza tra le immagini e le fantasie emulative percepite soprattutto dai bambini. Evitando la continua esposizione alla violenza e alle fantasie grandiose che una personalità non ancora strutturata può tendere a considerare a portata di mano".

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