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E' polemica sulla serie "Gomorra"

Ancora polemiche a Napoli per l'imminente messa in onda su Sky della serie televisiva che prende spunto dal libro di Roberto Saviano "Gomorra". Grandi manifesti, con frasi di accusa al colosso della tv satellitare ed ai politici locali, sono stati affissi oggi in varie parti della città a firma Alfredo Giacometti 'Il lavoratore italiano', un imprenditore già in passato protagonista di simili iniziative a difesa - come scritto sui manifesti - della dignità del popolo napoletano. Sull'opportunità e sui rischi di emulazione della produzione di serie tv sulla criminalità organizzata ed in particolare su Gomorra sono registrati negli ultimi giorni vari interventi. Oltre allo stesso Saviano, che ha sostenuto che guardare Gomorra e poi emulare le gesta dei personaggi sia profondamente improbabile, hanno detto la sua anche l'attore Toni Servillo che alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza napoletana ha affermato: ''Credo che le cose, se sono fatte bene, sono legittime e non credo nelle censure preventive''. Anche sui manifesti ci sono stati, da parte dei passanti, pareri discordanti. ''Questa 'Gomorra' - dice un anziano - sta diventando un gioco al massacro. Una perenne palla di fango sulla città''. A fargli eco una donna ''ma invece di preoccuparci dei film - afferma a voce alta - perchè non ci concentriamo ognuno per come può, a risolvere i mille problemi di Napoli?".

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