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Nonna punta pistola
contro il nipote
Uccisa da un agente

Una nonna di 93 anni è stata uccisa da un poliziotto in Texas, dopo che aveva minacciato il nipote con una pistola per farsi dare le chiavi dell’auto malgrado il ritiro della patente. Pearlie Golden, questo il nome della donna, era armata quando l’agente è arrivato davanti all’abitazione, in seguito alla chiamata del nipote al 911. 
Il poliziotto prima avrebbe intimato alla donna di abbassare la pistola e, al suo rifiuto, ha sparato cinque colpi in rapida successione. "Anche se aveva una pistola, era una donna di più di 90 anni", ha commentato una vicina, che ha descritto Golden come una persona dolce e pacata. "L'agente avrebbe potuto sparare qualche colpo in aria e forse la donna avrebbe gettato l’arma, Golden non avrebbe sparato a nessuno", ha aggiunto la vicina all’emittente Kbtx-tv. 
L’agente è stato posto in congedo retribuito e ora rischia di finire a processo, anche per i suoi trascorsi dal grilletto facile. Arrivato a Hearne dall’estate del 2012, neppure sei mesi dopo aveva ucciso un ventottenne che, stando ai testimoni, aveva esploso alcuni colpi da un’auto. L’agente in quellooccasione fu assolto. (AGI)

Una nonna di 93 anni è stata uccisa da un poliziotto in Texas, dopo che aveva minacciato il nipote con una pistola per farsi dare le chiavi dell’auto malgrado il ritiro della patente. Pearlie Golden, questo il nome della donna, era armata quando l’agente è arrivato davanti all’abitazione, in seguito alla chiamata del nipote al 911. Il poliziotto prima avrebbe intimato alla donna di abbassare la pistola e, al suo rifiuto, ha sparato cinque colpi in rapida successione. "Anche se aveva una pistola, era una donna di più di 90 anni", ha commentato una vicina, che ha descritto Golden come una persona dolce e pacata. "L'agente avrebbe potuto sparare qualche colpo in aria e forse la donna avrebbe gettato l’arma, Golden non avrebbe sparato a nessuno", ha aggiunto la vicina all’emittente Kbtx-tv. L’agente è stato posto in congedo retribuito e ora rischia di finire a processo, anche per i suoi trascorsi dal grilletto facile. Arrivato a Hearne dall’estate del 2012, neppure sei mesi dopo aveva ucciso un ventottenne che, stando ai testimoni, aveva esploso alcuni colpi da un’auto. L’agente in quell'occasione fu assolto. (AGI)

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