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Scajola, al vaglio
i file cancellati

Un gruppo di consulenti informatici saranno a lavoro dalla prossima settimana sui computer, telefoni cellulari e tablet sequestrati a Claudio Scajola e ad altre persone coinvolte nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria sulla latitanza di Amedeo Matacena. Il lavoro consisterà principalmente nel riportare alla luce tutti i file cancellati che potrebbe avere rilevanza nell'ambito delle indagini. Saranno scandagliate le memorie del computer e dei tablet ma si analizzeranno anche i messaggi di posta elettronica eliminati. Il tutto è finalizzato ad accertare il coinvolgimento nell'inchiesta di altre persone che avrebbero partecipato al progetto di spostamento di Matacena da Dubai al Libano. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire tutta la rete di contatti su cui poteva contare Matacena e sulle attività messe in atto da Scajola per favorire l'armatore latitante. Contestualmente saranno compiute anche verifiche sulle dichiarazioni rese dall'ex ministro nel corso dell'interrogatorio fiume svoltosi nei giorni scorsi nel carcere romano di Regina Coeli.

Si prospetta molto lungo e delicato, secondo fonti investigative, il lavoro di verifica e di accertamento sulla carte sequestrate a Claudio Scajola, l'ex ministro arrestato insieme ad altre sette persone per aver favorito la latitanza dell'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena. 

Saranno personalmente i magistrati della Dda di Reggio Calabria a visionare la mole impressionante di documenti che sono contenuti in oltre cento faldoni e che sono custoditi in una camera blindata presso il centro Dia di Genova. Il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, insieme al sostituto della Dna Francesco Curcio ed il pm della Dda reggina, Giuseppe Lombardo, già dalla prossima settimana si recheranno in Liguria per iniziare a prendere visione di tutto il materiale. La mole di carte, agende, fascicoli e documenti fa presagire che ci vorranno "tempi molto lunghi" perchè il lavoro di analisi da svolgere, secondo fonti investigative, sarà molto "complicato e delicato". Tra i documenti sequestrati ci sarebbe anche un archivio in possesso di Scajola ed ora i magistrati si troveranno a dover verificare anche se ci sono atti e documenti coperti da segreto. Dopo l'interrogatorio di Scajola, il cui contenuto è stato secretato, sarebbero già pronte nuove deleghe di indagine da affidare agli investigatori. La settimana prossima l'inchiesta che ha portato in carcere Scajola riprenderà con un vigore che si prospetta molto intenso.

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