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Renzi, 80 euro è inizio
vogliamo giù le tasse

"Il giro di italia in #80 giorni": si chiama così la copertina con le 10 slides con cui Matteo Renzi ha illustrato in conferenza stampa l'azione del governo dalla sua nascita dove "ogni riferimento agli 80 euro è puramente voluto". "Chi ha pensato che per 80 giorni abbiamo fatto interventi spot deve ricredersi", ha detto Renzi. Attraverso le misure varate dal governo nei primi 80 giorni, inizia a emergere "la cornice del puzzle", il disegno complessivo, ha spiegato il presidente del Consiglio. Gli 80 euro di taglio dell'Irpef "sono solo l'inizio" e ci sarà un alleggerimento anche per pensionati e partite Iva: "Giù le tasse se vogliamo portar su l'Italia", ha affermato il premier.

Il prossimo passo per combattere la disoccupazione, ha detto ancora Renzi, è "la rapida approvazione del ddl delega" sul lavoro "che contiamo di accelerare quanto più possibile".

Ho il "desiderio di rassicurarvi del fatto che in questi giorni di intensa campagna elettorale non soltanto si è continuato a lavorare in modo molto deciso e determinato ma si sono gettate le basi per un autentico cambio di prospettiva della nostra azione di governo", ha detto il premier. 

Per Renzi "i provvedimenti assunti fino ad ora non sono sufficienti a cambiare verso ma è difficile trovare altri governi che in 80 giorni hanno realizzato risultati così concreti e questo è per noi un elemento di stimolo". 

"Ora che ci siamo messi sulla strada buona dell'edilizia scolastica, senza annunciare la riforma della riforma che controriforma, siamo in condizioni di fare finalmente un grande progetto educativo sulla scuola per valorizzare insegnanti e ruolo dell'educazione", ha aggiunto Renzi illustrando le cose fatte e i passi futuri del governo.

Dopo il decreto varato ieri in Cdm "il prossimo passo" sulla cultura "è un disegno di legge organico" che il governo proporrà e su cui avvierà "un dibattito con gli operatori" per poi fare una sintesi e vararlo: così Renzi. "Non c'è Italia possibile senza un grande investimento sulla cultura", afferma.

"Penso che le forze che vogliono cambiare l'Europa credendo nelle Europa siano maggioritarie. Penso anche che il semestre sia una una gigantesca opportunità per l'Italia per cambiare l'Europa con ancora più convinzione anche se gli euroscettici non penso avranno risultati straordinari". Così Matteo Renzi. La coalizione di governo appartiene a tre diverse "famiglie europee": Pse, Ppe e Alde. "Questo però non incide né oggi né domani sulla composizione del governo che rimarrà quella attuale" anche dopo le elezioni di domenica, ha detto il premier.

"A Strasburgo il 2 luglio l'Italia presenterà al Parlamento europeo il proprio programma sul semestre di presidenza: stiamo lavorando moltissimo perché l'appuntamento con il semestre europeo consenta all'Italia di valorizzare la straordinaria forza della propria vocazione": così Renzi in conferenza a Palazzo Chigi.

"La prossima settimana si torna al Senato", ha detto Renzi rilanciando l'iter delle riforme dopo che "abbiamo scelto di accettare i rilievi M5s e Fi che chiedevano di non inquinare la campagna elettorale, per me fermarsi è stato errore ma se aspetti da 20 anni puoi aspettare 20 giorni se no è da fanatici".

"Da presidente del Consiglio vorrei rivolgere un appello a tutti i cittadini: l'Europa nei prossimi anni giocherà un ruolo fondamentale e, indipendente da come, in questo caso è assolutamente fondamentale andare a votare per consentire all'Italia di contare in Europa": così Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

"Non credo che dal risultato elettorale deriverà né un'accelerazione né un rallentamento" delle riforme. Il risultato delle europee è infatti "molto importante per le riforme in Europa più che in Italia, ha detto Renzi. Sulle riforme del sistema istituzionale italiano "andiamo avanti comunque: non mollo di mezzo centimetro", ha affermato il presidente del Consiglio.

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