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Arrivano gli 80 euro
nelle buste paga

Il governo, con un Pd saldamente ancorato sopra il 40%, accelera sulle riforme. Anzi conferma la tempistica 'serratissima' già indicata. Ieri è stato lo stesso Matteo Renzi ad indicare le priorità nella conferenza stampa di commento del voto. E sul lavoro spiega che dopo il varo del decreto, la riforma ''va accelerata'' con l'approvazione del ddl delega perché ''su questo punto giochiamo larga parte della nostra credibilità internazionale''. Anche perchè ''il dl Poletti ha salvato posti di lavoro''.

Ma non c'è solo il Jobs Act: su fronte economico si punta anche ad una rapida approvazione dei primi decreti attutivi della delega fiscale che potrebbero riguardare o la riforma del catasto o le semplificazioni fiscali. Poi in Senato c'è da approvare il decreto con il bonus di 80 euro. Cifra che, dopo esser stata erogata (il 23 maggio) ai dipendenti pubblici, sarà oggi (27 maggio) nelle buste paga dei dipendenti privati. Manca ancora il decreto (potrebbe essere anche un emendamento al Dl Irpef) per far slittare il pagamento Tasi nei comuni che non hanno ancora deliberato l'aliquota. Si punta anche a incardinare la riforma della P.a. e resta ancora da nominare il successore di Attilio Befera all'Agenzia delle Entrate (e a Equitalia). Il tutto con un occhio a settembre quando il governo dovrà presentare il suo provvedimento principale: la Legge di Stabilità.

Ecco i diversi dossier aperti e i tempi della probabile approvazione.

- JOBS ACT: Approvato un primo pezzo (il decreto Poletti che secondo Renzi ha già ''salvato posti di lavoro'') il governo punta ora all'intero Jobs Act. E' già in Senato il ddl delega al Governo di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternita' e alla conciliazione. Il ministro del Lavoro indica anche: più flessibilità nella pensione per chi perde il lavoro (il tema esodati è sempre presente), contratti a tempo indeterminato più convenienti.

- DL IRPEF: Il bonus di 80 euro verrebbe esteso anche alle famiglie monoreddito con almeno 3 figli e la Rai riceverebbe una 'mezza sforbiciata': 150 milioni e non la riduzione per le partecipate dello Stato. Al momento non ci sarebbero ulteriori novità in vista sul testo del decreto all'esame del Senato.

- RIFORMA P.A.: La riforma della Pa è attualmente un 'cantiere aperto' con una consultazione via web (13.000 le proposte arrivate al ministero). La riforma che viaggia sotto forma di delega non è ancora incardinata in Parlamento. Il ddl andrà in Cdm il 13 giugno. E' affidato al ministro per la P.a. Marianna Madia. Prima del Cdm, comunque, fa sapere il ministro, ci sara' un confronto diretto con i sindacati che appaiono nel frattempo un pò 'freddi' e chiedono, prima di ogni confronto, di sbloccare i contratti fermi dal 2009. Madia spiega le priorità: superare il precariato nella P.a, liberare 'posti' (10-15 mila entro il 2018) e promette ''uscite non traumatiche''.

- RIFORMA FISCO: Dopo una lunghissima staffetta in Parlamento la riforma fiscale attende di essere attuata. I primi decreti dovrebbero arrivare a breve. Il primo intervento riguarderebbe le semplificazioni. Anche perchè temi come quello del catasto, dell'accertamento, dell'abuso del diritto o della revisione delle tax expenditure richiederebbero tempi più lunghi.

- MR FISCO: Attilio Befera in una lettera dà l'addio. In lizza, a meno di sorprese dell'ultima ora ci sono l'attuale vicedirettore delle Entrate Marco Di Capua e l'ex Pm di Mani pulite Francesco Greco.

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